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MotoGP, Lorenzo: “Ho avuto dubbi sulla carriera, ma sono scomparsi”

Il campione spagnolo rientra a Silverstone dopo due mesi di stop per infortunio: “È stata la caduta più brutta della carriera, ma recuperando mi sono convinto che voglio continuare con questa sfida e diventare il primo pilota a vincere con tre moto diverse. Ducati? Parlo del futuro”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo durante la conferenza stampa di apertura a Silverstone / Getty
Jorge Lorenzo durante la conferenza stampa di apertura a Silverstone / Getty

Conferenza stampa dei piloti MotoGP a Silverstone e tanti i temi della vigilia, su tutti il rientro di Jorge Lorenzo dopo quattro mesi di stop a causa della doppia frattura vertebrale rimediata ad Assen: “Sono felice di tornare, non avevo mai passato così tanto tempo lontano dalle gare in questi 17 anni – dice il campione spagnolo –  Nelle prime settimane è stato molto il recupero non era veloce, ma dopo questo primo periodo è stato molto più rapido, per cui ho potuto ricominciare l’allenamento fisico, in piscina, con un po’di dolore la notte, che poi è iniziato a diminuire. Per questo tipo di infortunio c’è bisogno di circa tre mesi per recuperare pienamente e sono trascorsi soltanto due. Sicuramente sento ancora un po’ di dolore perché l’edema nelle vertebre c’è ancora ma sento di poter essere in grado di correre e una volta in pista vedremo come andrà il weekend. Non sono certo qui per lottare per il podio o per le prime cinque posizioni, ma appena salirò in moto, potrò mettermi alle spalle l’incidente di Assen e tutti questi episodi”.

Lorenzo: “Ho avuto dubbi sulla carriera, ma sono scomparsi”

Nonostante la sua assenza, il futuro di Lorenzo è stato il più chiacchierato delle ultime settimane per le voci riguardo ad un suo possibile ritorno alla Ducati, con una conclusione anticipata del suo contratto con la Honda. “Posso dire che come persona, dopo due cadute molto brutte, specialmente quella di Assen, la più brutta che ho fatto nella mia carriera perché quando ti infortuni la schiena è la cosa peggiore, e ho iniziato ad avere dei dubbi sulla mia vita e sulla mia carriera, e credo che sia umano avere questi dubbi – ha spiegato Lorenzo – . Quando ho cominciato a sentirmi meglio e a recuperare, questi dubbi sono iniziati a sparire e questo mi ha convinto dell’impegno che circa un anno fa ho deciso intraprendere, di quella sfida di essere competitivo con la Honda e essere in grado di vincere qualche gare con questo team, in modo da essere in grado di vincere tre moto, qualcosa che nessun pilota di MotoGP è mai riuscito a fare. Sentirmi meglio e sapere che questo infortunio non mi darà problemi in futuro, mi ha fatto sentire di nuovo convinto di intraprendere questa sfida e quindi ho detto alla Honda che voglio rinnovare il mio pieno impegno”.

Quando poi gli è stato chiesto dei contatti con la Ducati, Lorenzo ha tagliato corto: “Ci sono state tante voci riguardo a questo ma io non ho mai detto nulla, perché so di avere due anni di contratto con la Honda, ma visto che la situazione è cominciata a diventare strana e le voci crescere, in Austria ho deciso di chiamare Alberto Puig – il team principal di HRC, ndr – e dirgli che volevo confermare il mio impegno con la Honda. Sono qui per parlare del futuro, e ho già detto come sono state le mie sensazioni dopo l’incidente e come siamo cresciute in sicurezza e in tranquillità durante il processo di guarigione di queste settimane”.

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