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MotoGP, Lorenzo: “Mi ispiro a Rocky, saprò rialzarmi”

Il maiorchino ha parlato di alcuni aspetti della situazione che sta vivendo in Honda: “Sapevo che sarebbe stata difficile battere Marquez, ma sarebbe un suicidio guidare la Honda come fa lui”.
A cura di Valeria Aiello
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Lorenzo, a Sepang nel 2007, festeggia il secondo titolo in 250 / Getty
Lorenzo, a Sepang nel 2007, festeggia il secondo titolo in 250 / Getty

Quella del Mugello è stata un’altra gara difficile per Jorge Lorenzo. Mentre Marquez si giocava la vittoria contro le Ducati, il maiorchino ha incassato un’altra brutta prestazione, 13° a più di 20 secondi dal compagno di squadra e da uno straordinario Danilo Petrucci. Lo scorso anno era stato proprio Lorenzo a vincere per la prima volta con la Ducati, anche se nel suo caso non si trattava certo della prima vittoria in MotoGP.

Lorenzo: “Mi ispiro a Rocky, saprò rialzarmi”

Prima di partire per il Giappone dove gli ingegneri lo aiuteranno a risolvere i problemi con la Honda, Lorenzo ha concesso un’intervista a Tuttosport, rivelando alcuni aspetti della situazione che sta vivendo in HRC. “Adattarsi alla Honda  – spiega – è un processo molto più lungo di quello che si pensi, soprattutto se non si sale su una moto che da subito è facile. Per me lo è stata la Yamaha e anche Quartararo sta andando subito forte, in Ducati ho fatto fatica, qui in Honda è dura, molto dura. Ma sono in buona compagnia, anche Zarco sta faticando con la KTM dopo aver guidato la Yamaha”. 

 “L’addio alla Yamaha l’ho scelto io, ho voluto la Ducati. Il passaggio alla Honda è stato dettato da una serie di condizioni”  dice Lorenzo, la cui intenzione non è quella di seguire il riferimento di Marquez: “Sapevo che sarebbe stato difficile batterlo, come per lui sarebbe stato difficile battere me in Yamaha se fosse venuto nel 2016. Sarebbe un suicidio cercare di guidare la Honda come fa lui, che se l’è cucita addosso”.

Non sarà questo momento difficile a fermarlo: “Mi ispiro molto ai film di Rocky e saprò rialzarmi – ammette il maiorchino che, già quando vinse il suo secondo titolo in 250, nel 2007, prese in prestito i panni del personaggio interpretato da Sylvester Stallone – . Con la Ducati ho sofferto molto, ma ce l’ho fatta a vincere. Perché non posso rifarlo? Lo sport è pieno di campioni che sembravano finiti e poi si sono rialzati chiudendo la bocca ai critici”. A Lorenzo, però, manca un’Adriana.Ho i miei amici, il mio allenatore, non ho bisogno di una ragazza in questo momento”.

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