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MotoGP, Lorenzo: “Rossi-Marquez? Valentino si comporta come un bambino piccolo”

Il ducatista dice la sua sulla mancata stretta di mano tra i due rivali: “Sbagliano entrambi, Rossi troppo orgoglioso, Marquez dovrebbe farsi i fatti suoi”.
A cura di Valeria Aiello
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Ci risiamo. Il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini inizia in maniera rovente. Durante la conferenza stampa di apertura del weekend, quando a Marc Marquez è stato chiesto di stringere la mano a Valentino Rossi, il pesarese ha reagito restando a braccia conserte e scuotendo la testa. Un secco “no”, accompagnato da poche e aspre parole: “Non c’è bisogno di stringersi la mano, tra noi non c’è nessun problema”.

Valentino si comporta come un bambino piccolo”

Una dichiarazione che in pochi istanti ha fatto il giro del web, sulla quale a dire la sua è stato anche Jorge Lorenzo, presente in conferenza stampa e seduto alla sinistra di quello che sarà il suo futuro compagno di squadra. “Penso che abbiano torto tutti e due – sono state le parole di Lorenzo come riportate da Marca.com – Rossi sbaglia nel non voler dare la mano a Marquez, ha troppo orgoglio e questo è un atteggiamento da bambini piccoli. E avrebbe anche la possibilità di dire ai suoi tifosi che non dovrebbero fischiare i piloti sul podio e non lo fa. Sbaglia su queste due cose". Non meno severe le dichiarazioni sull’atteggiamento di Marquez: “Marc sbaglia perché credo che sia troppo influenzato da quello che fa Valentino. Dovrebbe pensare alle sue cose e andare avanti per la sua strada”.

Jorge Lorenzo / Getty
Jorge Lorenzo / Getty

Quella tra Rossi e Marquez è una rivalità che non arriva da troppo lontano. Prima dell’avvelenato 2015 i due erano grandi amici, tanto che lo spagnolo aveva il poster di Valentino in cameretta ed era stato addirittura ospite del pesarese al Ranch di Tavullia. In quegli anni, Marquez non aveva però mancato di stuzzicare il Dottore, replicando – senza alcun timore referenziale – alcune delle manovre più celebri del pesarese. Un dualismo che a partire dalla gara in Argentina del 2015, seguita dagli episodi di Assen e Phillip Island di quella stessa stagione, è arrivato a un punto di non ritorno, fino a sfociare nel famigerato “calcio” di Sepang, un incontro-scontro per il quale Rossi venne penalizzato e costretto a partire dal fondo dello schieramento nella gara finale di Valencia che di fatto gli negò la possibilità di lottare per il decimo mondiale. Da allora, non sono mancati tentativi di riavvicinamento da parte dello spagnolo, fino alla stretta di mano in occasione della gara di Barcellona del 2016, un GP tristemente segnato dalla morte di Luis Salom. Una pace aleatoria, visto che alla prima buona occasione (Argentina 2018) il rapporto tra i due nuovamente degenerato quando Marquez ha causato la caduta di Valentino. Dopo la gara, Marc era andato a scusarsi al box del pesarese, salvo essere respinto brutalmente da Alessio ‘Uccio’ Salucci, storico amico e braccio destro del Dottore. Il resto è una storia ancora da scrivere, arricchita ieri pomeriggio da un inatteso capitolo che riaccende un fuoco che evidentemente cova ardente sotto la cenere.

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