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MotoGp, Marquez allunga l’occhio sulla Yamaha di Vinales: “C’era una luce, volevo vedere cos’era”

Il campione della Honda pizzicato a sbirciare sul cruscotto della M1: “La vedo ogni volta che parto vicino a una Yamaha, ma è solo il lanch control, nessun segreto”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez / Getty Images
Marc Marquez / Getty Images

Ancora una pole position, la nona di fila al Sachsenring, la sesta da quando corre in MotoGP, battendo Danilo Petrucci per di un’inerzia, appena 25 millesimi. Da Marc Marquez ci si aspettava un margine ben più ampio sul circuito dove domina ininterrottamente dal 2010 ma nelle qualifiche del Gp di Germania ha dovuto battagliare contro Ducati determinate a non far sconti a nessuno. “È stata una pole molto sudata – ha ammesso Marquez a Sky Sport – Sapevo che con gomma nuova le Ducati sarebbero andate molto forte. Con il team abbiamo deciso di adottare una strategia diversa e di usare tre uscite, due giri con una gomma, poi una  con un'altra e altri due con una terza gomma, e questo credo sia quello che mi fatto fare la pole. All’ultima uscita per poco non sono caduto alla curva 3 ma ho deciso di continuare a spingere e alla fine è andata bene. Mi dispiace per Danilo perché anche l’anno scorso è andata così ma partire tutti in prima fila è la cosa più importante”.

Marquez allunga l'occhio sulla M1 di Vinales

Dopo l’assalto al tempo, nel momento delle prove di partenza, Marquez si è ritrovato a partire vicino a Maverick Vinales. È stato in quel momento che la regia internazionale ha pizzicato lo spagnolo che allungava lo sguardo sul cruscotto della Yamaha di Vinales. “Ogni volta che parto vicino a una Yamaha, vedo una luce, volevo vedere cos’era. Ma era il launch control” ha ammesso lo spagnolo. “Non ho scoperto nessun segreto, non è così facile capire i segreti”.

Marquez allunga l'occhio sulla Yamaha di Vinales / MotoGP.com
Marquez allunga l'occhio sulla Yamaha di Vinales / MotoGP.com

Infine, riguardo la gara di domani, anche Marquez ha espresso qualche dubbio sul consumo dei pneumatici: “Secondo me sarà come correre due gare: i primi 15 giri e i secondi 15. Nella prima ,età di gara andranno tutti forte, , ma sarà nella seconda metà che caleranno gli pneumatici e sulla quale stiamo lavorando di più  per cercare di tenere un passo attorno all'1'21" alto, ma è difficile. Dovremo vedere dove riuscire a fare un po' di più perché la gara si deciderà nella seconda parte”.

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