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MotoGP, Marquez: “La caduta di Rossi? Una fortuna, ma ho spinto con il cuore”

Nona vittoria stagionale per il campione della Honda che a Sepang sfrutta l’errore di Valentino: “Poteva arrivare alla fine, ma quando l’ho visto cadere ho pensato solo a vincere. Contento per Martin e Bagnaia, uno perché è spagnolo e l’altro perché ci conosciamo bene”.
A cura di Valeria Aiello
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Ancora una vittoria, la nona in questa stagione e la numero 70 in carriera per Marc Marquez che, con il titolo di campione del mondo in tasca già in Giappone, a Sepang regala alla Honda il titolo costruttori: malgrado una difficile partenza dalla settima casella dopo la penalizzazione che gli ha fatto perdere la pole, lo spagnolo ha recuperato senza troppi problemi in avvio, per poi lanciarsi alla caccia di Valentino Rossi al comando della corsa. “Ho spinto al limite, sono partito da dietro e la partenza non è stata perfetta, poi però ho cominciato a superare un pilota dopo l’altro – ha detto Marquez al parco chiuso – Via via che i giri passavano, la gomma posteriore ha cominciato a consumarsi e le sensazioni non erano positive. Poi, verso la fine, mi sono sentito sempre meglio e ho visto che stavo riprendendo Valentino, dandomi più motivazione”.

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Marquez: “La caduta di Rossi? Una fortuna”

Niente duello tra i due rivali, ma una caduta a quattro giri dalla fine, una scivolata alla prima curva, a beffare il Dottore. “Quando ho visto l’errore di Valentino per me è stata una fortuna perché gli ultimi giri sono stato più tranquillo. Abbiamo vinto ed è stato il modo migliore per celebrare il campionato, perché è stato un peccato cadere a Phillip Island e volevo tornare alla vittoria – ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport MotoGP –  Partivo dalla terza fila, questa era una extra motivazione, perché non avevo mai vinto dalla terza fila. Ma oggi ho spinto con il cuore non con la testa, perché la moto si muoveva tanto e le condizioni della pista non erano come quelle delle prove.

Quando ha sbagliato Valentino è stato peccato perché poteva arrivare alla fine, ma quando l’ho visto cadere, avevo tre secondi e mezzo su Zarco e mi sono detto ‘Dai adesso possiamo rilassarci un po’ e vincere la gara. Il fatto di avere vinto già il mondiale e di essere in Malesia, su in un circuito dove faccio fatica, in seconda posizione e molto vicino al primo, mi hanno fatto guidare col cuore e alla fine è andata bene – ha detto ancora Marquez che ha poi aperto una parentesi su Jorge Martin e Pecco Bagnaia, campione del mondo in Moto3 e Moto2: “Se lo sono meritato, Martin ha fatto un mondiale incredibile, ne aveva un po’ di più di Bezzecchi, e anche Pecco ha fatto un anno perfetto. Sono contento per tutti e due, uno perché è spagnolo e per Pecco perché l’ho conosciuto bene. È stato il compagno di squadra di mio fratello nel Cev spagnolo, abbiamo trascorso tanto tempo insieme. Sono contento anche per la sua famiglia perché sono delle grandi persone”.

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