MotoGP, Marquez la tocca piano: “La voce più pazza sul mio conto? Che sono gay”
Archiviato il Gp di Jerez e anche i test del Mugello, la MotoGP fa tappa a Le Mans per il Gp di Francia, quinto round del mondiale MotoGP 2018. A sbarcare da leader con un bottino di 70 punti è Marc Marquez che, reduce da due vittorie di fila, Austin e Jerez, ha ritrovato la vetta del mondiale, recuperando in pieno lo zero rimediato in Argentina, ma soprattutto ha confermato la superiorità della Honda anche su piste tradizionali come quella iberica.
Marquez: "La voce più pazza? Che sono gay”
“Ad Austin, come a Jerez e tutta la prima parte della prima stagione è stata positiva” ha premesso il campione in carica della Honda, il primo a prendere la parola nella conferenza stampa di apertura del weekend. “Abbiamo fatto un test importante a Jerez e poi al Mugello e abbiamo trovato qualcosa, abbiamo bisogno ancora di lavorare ma siamo sulla strada giusta. Ora vedremo come andrà qui a Le Mans, perché è una delle piste sulla quale normalmente fatichiamo di più, una delle peggiori a livello di risultati in passato, ma è comunque una pista che mi piace. Questo weekend ci sarà bel tempo e credo che questo ci aiuterà a lavorare sodo per trovare un buon assetto. L’anno scorso il nostro punto debole era l’accelerazione, quest’anno invece abbiamo migliorato parecchio sotto questo punto di vista, quindi spero che il weekend vada in modo diverso. D’altra parte, qui le Yamaha sono molto veloci, specialmente Zarco avrà una motivazione ulteriore, ma anche la Ducati sarà forte e la Suzuki è lì. Quindi sarà dura salire sul podio, ma il mio obiettivo sarà conquistare il podio e, se tutto andrà bene, cercherò anche di lottare per la vittoria. La voce più pazza che ho sentito su di me? Ho sentito molte voci, forse la più pazza è che sono gay, l’ho sentita parecchie volte. Molti giornalisti addirittura ne hanno scritto. Massimo rispetto per loro ma non faccio parte della categoria”.
Zarco: "Sogno la vittoria, Marquez non è lontano"
Gara di casa per Johann Zarco, secondo in campionato a 12 punti dalla vetta: “Correre a Le Mans è una motivazione ulteriore, la situazione in campionato è perfetta e continuo anche a sognare questa prima vittoria. L’anno scorso Le Mans è stata una buona pista per me, ho scoperto che la nostra moto andava benissimo e la nostra moto è molto simile a quella dell’anno scorso, quindi dovrebbe andare ancora bene. Devo solo fare le cose giuste al momento giusto per sfruttarla alla perfezione. Dopo Jerez abbiamo fatto un test che ci ha permesso di giocare un po’ con l’assetto della moto e farmi sentire un po’ più a mio agio. Spero che questo mi aiuti ad essere ancora più competitivo. Rispetto a quello che mi aspettavo, siamo in una posizione migliore in campionato ma, come pilota, un giorno vorrei lottare per il titolo. Se potrò già farlo quest’anno? Perché no, sarebbe una sorpresa positiva. Marquez è davvero fortissimo, lo ha dimostrato nelle ultime gare, era più forte di noi. Ma in moto mi sento bene e non lo vedo così lontano come sembra. Penso di poterlo prendere, quindi incrocio le dita, per cui penso alla vittoria e vedremo domani se tutto andrà nella giusta direzione e se potremo goderci un bel meteo”. Alla fine del campionato ci sarà la sfida del Superprestigio che quest’anno, per la prima volta, si terrà in una nuova arena a Parigi. “Per cinque anni l’evento si è tenuto a Barcellona e quest’anno sarà bello che sarà a Parigi. Uno dei favoriti è Marquez, vedremo se sarà in forma. Io cercherò di allenarmi durante la stagione, in modo da avere un buon livello e poi agli altri piloti se vorranno essere lì e se vorranno godersi Parigi di notte. La curva più difficile a Le Mans? Credo sia la prima e poi la frenata per entrare alla chicane perché è il punto più veloce della pista”.
Iannone: "Il mio futuro? Tra qualche giorno si saprà"
Quarto in campionato a 23 punti di ritardo dalla vetta, Andrea Iannone arriva a Le Mans reduce da due podi consecutivi: “Sicuramente arriviamo da un periodo molto buono. Quest’anno abbiamo iniziato sulla strada giusta e da Austin credo che, prova dopo prova, siamo riusciti sempre a migliorare il feeling con la moto e i risultati. L’anno scorso questa pista è stata un po’ difficile per noi ma credo che quest’anno arriviamo con una situazione completamente diversa. La moto è migliorata molto e abbiamo buone possibilità di poter stare molto vicini ai piloti e ai costruttori migliori. Il mio futuro? Se sono fiducioso di restare in Suzuki? Ho molta fiducia a riguardo ma, in ogni caso, tra qualche giorno tutti sapranno cosa sarà del mio futuro”. Impossibile non parlare del rinnovo biennale del suo compagno di squadra Alex Rins, ufficializzato oggi dalla Suzuki: “Credo che Alex sia un pilota molto giovane e talentuoso, quindi sono molto contento per lui. Purtroppo lo scorso anno si è infortunato molto spesso ma quest’anno ha già trovato il suo primo podio, mostrando anche un gran potenziale, quindi sono molto contento per lui e la Suzuki”. Domanda dai social anche per Iannone: “La mia gara preferita nel 2017? Quella del Giappone, è stato il mio miglior risultato, quindi è stata ala mia gara migliore”.
Rossi: "Le Mans favorevole per la M1"
Quinto posto in campionato a 30 punti dalla vetta per Valentino Rossi: “Arriviamo da un momento difficile perché non sono molto veloce e forte” ha ammesso il Dottore. “Nei test di Jerez e Mugello non avevamo molte cose da provare, abbiamo lavorato su piccoli dettagli e al Mugello abbiamo fatto un test per comprendere il bilanciamento della moto per il weekend, ma è stata una giornata difficile a causa delle cattive condizioni meteo. Credo quindi che il nostro livello sarà simile a quello visto a Jerez ma solitamente, su questa pista, la M1 va bene e negli ultimi anni sono sempre stato forte. Ma dobbiamo capire quest’anno quale sia il nostro livello rispetto agli avversari e poi vedremo. In carriera qui non ho vinto molto ma molte volte ho fatto delle belle gare. Mi piace la pista, ci sono forti staccate e cambi di direzione e, storicamente, la Yamaha è sempre andata bene qui a Le Mans. Ero andato bene anche con la Ducati, sono salito due volte sul podio. Quindi è una buona pista per me, specialmente da quando è stata riasfaltata, è a un livello fantastico. La pista è molto piatta ed è una bellissima sensazione guidare qui, anche perché il livello di aderenza l’anno scorso era molto alto”. Quando poi gli è stato chiesto quanto tempo sarà necessario per risolvere i problemi di elettronica che la Yamaha si trascina dietro, il pesarese non si sbilancia: “È difficile dirlo, spero il più presto possibile. La Yamaha sta lavorando ma forse servirà del tempo per migliorare e provare qualcosa di diverso. Solitamente, nella seconda parte della stagione, si hanno due settimane in più per lavorare, ma io spero di migliorare ancora prima. Dipende anche molto dalle piste, perché da una pista all’altra le moto fanno funzionare le gomme in maniera diversa, quindi vedremo. Ora il livello è molto alto e tutti sono molto vicini, quindi per cercare di restare nelle prime cinque posizioni devi comunque avere una prestazione che ti avvicini solitamente alla vittoria. Quindi speriamo di essere più competitivi rispetto a Jerez”. Poi una domanda dai social: “Chi tiferò ai mondiali visto che l’Italia non giocherà? Per l’Italia è un grosso disastro che la Nazionale non si giochi la coppa dee mondo, siamo tutti disperati e anche io, perché è sempre grandioso seguire la Nazionale, anche se magari non avremmo avuto il potenziale di vincere. Guardare almeno qualche partita con gli amici è qualcosa di molto divertente. Seguirò le partite perché mi piace il calcio ma non tiferò per nessuno”.