MotoGP, Marquez: “Rossi invitato, ma non è voluto venire dal Papa”
Conclusa la conferenza stampa pre-evento del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini con anche la polemica per la mancata stretta di mano di Valentino Rossi a Marc Marquez, il campione in carica della Honda e attuale leader del mondiale si è lasciato andare con la stampa spagnola. Incalzato dalle domande dei giornalisti che sono tornati sull’inattesa reazione del Dottore, Marc ha analizzato nel dettaglio gli attriti dopo anche i fatti accaduti nell’ultimo GP in Argentina, quando ha causato la caduta del pesarese. Il riferimento è alla reazione di Alessio ‘Uccio’ Salucci che, nel dopo gara, per evitare il faccia a faccia tra i due, ha impedito a Marquez di entrare al box Yamaha per provare a chiedere scusa.
Marquez: "Senza Uccio nel mezzo mai accaduto"
“Se mi è mai stata negata una stretta di mano in pubblico come ha fatto Valentino Rossi? No, senza Uccio nel mezzo, no – ha premesso a Marca.com – Sapevo che sarebbe andata così, ma quando me lo hanno chiesto, ho provato a dargli la mano e Valentino ha detto che non c’era bisogno di fare pace, che è tutto ok. Ecco perché, quando lo ha detto, ho allungato la mano, ma va bene lo stesso, la vita va avanti, non è successo nulla”. Marquez ha poi risposto ad alcune dichiarazioni, in particolare a quelle arrivate al suo indirizzo dall’ex pilota e attuale opinionista tv Loris Reggiani che, dopo la conferenza stampa di ieri, ha detto che prima di chiedere scusa a Rossi, Marc dovrebbe scusarsi con i tifosi per quello che ha fatto nel 2015. Un commento che Marquez non conosceva e che gli è stato successivamente riportato. “Non so chi sia Reggiani e non mi interessa. Non fa nulla, sono leader del mondiale con 59 punti sul secondo, per cui va tutto bene”.
"Rossi invitato, ma non è voluto venire dal Papa"
Infine, quando gli è stato chiesto se si fosse stupito di non vedere Valentino Rossi all’udienza del Papa Francesco di mercoledì scorso, ha rivelato: “Beh, in verità è stato convocato ma non è voluto venire. Non fa nulla, ognuno è libero di partecipare agli eventi che desidera, io ho avuto questa opportunità e ne ho approfittato. È stato bello, sono cose che accadono una volta nella vita, che sia credenti o meno, ma penso che una la visita il Vaticano sia una crescita. C’è stata la possibilità di incontrare il Papa, mi ha dato la mano ed è stato curioso perché lui sapeva quello che facciamo, sapeva che sono in testa al campionato, che corriamo in moto e credo che questa non sia una cosa ordinaria. Se sono credente? A volte si chiedono delle cose, sì, magari non straordinari, come tutti, è qualcosa di inconscio. Mia nonna, che riposa in pace, mi ha inculcato la religione anche se personalmente non sono un praticante stretto”.