MotoGP Motegi, Marquez rende onore al Dovi: “Bello giocarsi il titolo con lui”
Gara incredibile quella di Motegi per il duro corpo a corpo tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez, protagonisti di un mondiale entusiasmante che sulla pista di proprietà della Honda si arricchisce di un duello da cineteca. Come in Austria, Marquez ci ha provato fino all’ultima curva, dove Dovizioso non si è fatto trovare impreparato, aprendo prima il gas e battendo lo spagnolo in volata.
Marquez: "bello giocarsi il titolo con lui"
Lotta feroce tra i due che si è risolta solo alla bandiera a scacchi, dopo che l’ultima curva ha dato ragione a Dovizioso mentre, con il secondo posto, Marquez ha portato a quota 100 i suoi podi in carriera. “È stata una gara bellissima perché con Andrea abbiamo lottato fino alla fine ed è con lui mi sto giocando il campionato. Sono molto contento ma oggi in pista si è rischiato. Quest’anno con la moto mi sto trovando bene ma quando mi ha sorpassato, ho avvertito che ne aveva un po’ di più – ha spiegato Marquez ai microfoni di Sky Sport -. Per questo ho provato ad attaccare e a vincere ma alla fine è andata così. Al cento per cento non fai mai tutta la gara ma a tre, quattro giri dalla fine l’ho fatto e ho visto che Andrea era veloce come me”. Tanto di cappello alla Ducati el forlivese. “Sapevo che la Ducati a Andrea sarebbero stati molto forti su questo circuito. Lui qui con il suo stile di guida è sempre stato molto forte. Ma adesso andremo su un’altra pista dove pensiamo di essere veloci di lui. Ho avuto un momento in cui ho pensato di accontentarmi, quando mi ha sorpassato e ha preso quasi un secondo di vantaggio, poi però ho rischiato per vedere cosa sarebbe successo. E ho visto che l’ho ripreso un’altra volta. Così mi sono detto: ‘Ce la giochiamo alla fine’. Credo sia stato eccitante”.
Dovi osso duro anche a Sepang
A separare i due rivali adesso solo 11 punti quando mancano tre gare alla fine del mondiale. Secondo Marquez, Dovizioso sarà un osso duro anche a Sepang mentre su Phillip Island e Valencia ha pochi dubbi. “La nostra moto ha punti di forza ma anche punti deboli su cui dobbiamo lavorare in vista del prossimo anno. Io devo pensare che la Honda è forte per me e mi sento bene, non puoi pensare agli altri ma concentrarsi su chi è davanti per provare ad essere là. Sinceramente non pensavo che la Ducati crescesse così tanto, è una sorpresa per il campionato ed è importante che anche la Ducati sia forte. Dovizioso è uno che lavora tanto e alla fine chi suda poi riesce. È bello giocarsi il campionato con lui perché è un bravo ragazzo. Dovi andrà molto forte in Malesia, ma comunque Australia e Valencia sono piste a sinistra e credo che ci divertiremo”.