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MotoGP, pagelle del GP del Qatar: Dovi perfetto, Marquez è lì. C’è vita sul pianeta Rossi

Parte con il piede giusto il Mondiale 2019 della MotoGP per Andrea Dovizioso e la Ducati che sul circuito di Losail mette dietro il campione del mondo in carica Marc Marquez comunque combattivo fino al traguardo. Terzo il britannico Crutchlow che approfitta dell’unico errore di un comunque positivo Rins per prendersi il gradino più basso del podio. Lascia ben sperare per il futuro la rimonta fino alla quinta posizione finale di Valentino Rossi (partito 14°) che chiude davanti a un Petrucci che ha pagato l’azzardo in termini di scelta delle gomme e il compagno di scuderia Vinales, autore di una gara anonima dopo esser partito dalla pole. Male anche Lorenzo finito tredicesimo dopo una gara passata in fondo al gruppo.
A cura di Michele Mazzeo
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Parte con il piede giusto il Mondiale 2019 della MotoGP per Andrea Dovizioso e la Ducati che sul circuito di Losail mette dietro il campione del mondo in carica Marc Marquez comunque combattivo fino al traguardo. Terzo il britannico Crutchlow che approfitta dell'unico errore di un comunque positivo Rins per prendersi il gradino più basso del podio. Lascia ben sperare per il futuro la rimonta fino alla quinta posizione finale di Valentino Rossi (partito 14°) che chiude davanti a un Petrucci che ha pagato l'azzardo in termini di scelta delle gomme e il compagno di scuderia Vinales, autore di una gara anonima dopo esser partito dalla pole. Tante dunque le emozioni regalate da questo GP del Qatar, andiamo adesso a vedere il meglio e il peggio di questa gara iniziale della MotoGP 2019.

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Dovizioso perfetto

Pronti, via e Andrea Dovizioso mette subito in chiaro che sul circuito di Losail lui e la sua Ducati sono l'accoppiata da battere. Il forlivese si porta subito in testa e senza strafare (soprattutto per evitare di usurare troppo le gomme) mette tutti in fila dovendo però fare i conti con un Alex Rins scatenato e un Marc Marquez che lo segue come un'ombra. Il capolavoro però il Dovi lo fa nel duello corpo a corpo con lo spagnolo negli ultimi due giri quando con ‘manico' e abilità è riuscito a tenere dietro il rivale.

Marquez c'è

Su questo circuito la sua Honda non è la moto migliore. Lo sa bene il campione del mondo in carica Marc Marquez che per buona parte della gara si limita a non far scappare né la Suzuki di Rins né tanto meno quella del favorito Dovizioso. Senza rischiare anche quando l'altra Ducati ufficiale, quella di Danilo Petrucci, si fa sotto. Ma è a due giri dal termine che El Cabronçito mette la testa davanti sopravanzando il Dovi che poi gli restituirà il favore nel giro successivo tenendo anche nel duello corpo a corpo delle ultime curve di un finale emozionante.

C'è vita sul pianeta Rossi

Dopo il disastro delle qualifiche anche la partenza del 40enne Valentino Rossi non è di quelle che fanno saltare sul divano (direbbe il buon Guido Meda). Con il passare dei giri però il Dottore e la sua M1 aumentano i giri della propria prestazione guadagnando via, via delle posizioni fino a portarsi all'ottavo posto negli scarichi del compagno di scuderia Vinales che supererà poi a sei tornate dal termine per poi metter dietro anche la Suzuki di Mir e la Ducati di Petrucci riuscendo a chiudere con un quinto posto finale che, considerate le difficoltà iniziali, lascia ben sperare per il prosieguo della stagione.

Sorpresa Rins

Tra i grandi protagonisti che hanno animato questo GP inaugurale della MotoGP di certo il meno atteso è stato Alex Rins che con la sua Suzuki fin dai primi giri è stato lì a dar fastidio ai due piloti che nelle ultime stagioni si sono giocati il titolo iridato riuscendo a tenere dietro anche la Desmosedici di Danilo Petrucci (che però nella seconda parte di gara ha anche pagato la scelta di partire con gomma soft sia all'anteriore che al posteriore).  Un errore a quattro giri dal termine lo estromette dalla lotta per la vittoria e gli costa anche il podio dato che ne approfitta anche Cal Crutchlow che si prende il terzo posto finale.

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Anonimo Vinales

Partenza disatrosa per il poleman Maverick Vinales. Il catalano della Yamaha dopo la grande prestazione del sabato che lasciava presagire una stagione diversa rispetto a quella, deludente, del 2018, parte male venendo risucchiato in mezzo al gruppo scavalcato da sette piloti. E resterà lì fino al traguardo.

Disastro Lorenzo

Ancora peggio del nove volte campione del mondo fa il suo ex compagno in Yamaha Jorge Lorenzo, un altro che di titoli iridati in classe regina ne sa qualcosa. Tante le attenuanti per il maiorchino, data l'operazione allo scafoide a cui si è sottoposto qualche mese fa e le due cadute nei giorni scorsi qui a Losail, in questo suo debutto con la Honda ma forse qualcosa meglio della tredicesima posizione finale si poteva fare anche in queste condizioni.

Sfortuna Quartararo

Disastro prima della partenza per il rookie francese Fabio Quartararo che dopo aver guadagnato un'ottima quinta posizione in qualifica è costretto a partire dai box dato che al momento della partenza per il giro di formazione la sua M1 è rimasta inchiodata sulla griglia. Per lui dunque gara compromessa ancora prima della partenza. Che peccato!

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