MotoGP, Pedrosa: “I test sono stati utili, ad Assen saremo pronti ad ogni situazione”
L'undicesimo posto in classifica generale non può certo far felice Daniel Pedrosa: lo spagnolo della Honda, giunto alla sua ultima stagione con la casa dell'Ala Dorata, vuole rifarsi dopo una serie di gare non certo all'altezza della sua fama. Tre ritiri e nessun podio fino ad ora, ma quella di Assen potrebbe essere la gara giusta per rialzare la testa dopo un avvio di mondiale da comparsa.
Un rapporto complicato con la pista di Assen
Un rapporto complicato quello con il circuito olandese, uno dei più famosi dell'intero mondiale; in 18 anni di carriera, infatti, è arrivata una sola vittoria in terra olandese, quella del 2002 quando ancora correva in 125. Il bilancio, però, non può essere considerato del tutto negativo visti i 7 podi totali fatti registrare ad Assen che ne fanno uno dei candidati ad entrare nella top 3. Sarebbe una iniezione importante per lo spagnolo che da inizio anno ha raccolto solo delusioni.
Assen è stata una gara difficile per me in passato, ma ho avuto anche dei buoni risultati. La pista è molto veloce e la moto tende a impennare e muoversi molto; per questo è necessario lavorare bene sul setup per ottenere un veicolo stabile senza perdere in altre aree. Ovviamente il tempo, che in genere è abbastanza instabile, può rendere le cose ancora più difficili – ha dichiarato -. Detto questo, abbiamo lavorato bene durante il recente test in Catalunya e abbiamo trovato alcune piccole modifiche di installazione che dovrebbero aiutarci; ora vedremo come va ad Assen. Cercheremo di fare le cose correttamente a partire da venerdì mattina e di essere preparati per qualsiasi tipo di situazione troveremo.
Il sogno mondiale è già sfumato, impossibile per lo spagnolo riprendere il compagno di squadra Marc Marquez, leader con 27 punti di vantaggio su Valentino Rossi. Per Pedrosa, però, rimane la voglia di fare bene per dimostrare di non essere ancora arrivato al capolinea di una carriera che avrebbe potuto riservare più gioie al pilota di Sabadell: serve un buon risultato già ad Assen per convincere il mondo delle due ruote che, dopo il divorzio da Honda, l'iberico può ancora dire la sua.