MotoGP, Pedrosa: “La Direzione Gara non sa come gestire certe situazioni”
Anche la gara di Jerez si chiude con uno zero per Dani Pedrosa. Dopo il botto in Argentina per il sorpasso aggressivo di Johann Zarco che lo aveva portato fuori traiettoria, il veterano della Honda ci è andato di mezzo anche in Spagna, se non altro questa volta senza troppe conseguenze, ancora convalescente per l’infortunio al polso destro. Questa volta lo spagnolo è finito a terra dopo un contatto con Lorenzo che ha coinvolto anche Andrea Dovizioso, finendo per essere catapultato in aria.
Carambola Lorenzo, Pedrosa e Dovi
“Ho molto dolore all’anca” ha ammesso Pedrosa, preoccupato per la giornata di test del lunedì post gara. “Per quanto riguarda la gara, chiaramente è un peccato. Stavo guidando bene e sono riuscito a mantenere un buon ritmo, anche se non ero del tutto a mio agio con l’accelerazione, quindi per me era difficile superare. Sono riuscito a rimanere vicino a Dovi e Jorge, cercando di conservare le gomme per provare a migliorare il mio passo a fine gara, oppure aspettando un loro errore”.
Nella lotta per la seconda posizione, nel corso del diciottesimo giro, Dovizioso ha superato Lorenzo, finendo lungo. Ad andare largo è anche Lorenzo che nel rientrare all’interno si è titrovato Dani che aveva già impostato la curva. “Alla fine loro sono andati molto larghi ed io ho mantenuto la normale traiettoria interna. E la cosa che ho sentito dopo è stata una forte botta e sono volato in un forte high side. Sfortunatamente è finita con una caduta per tutti e tre. Sono molto triste e dispiaciuto, stavamo facendo una bella gara ma chiudiamo con zero punti. Siamo tutti piloti con uno stile di guida corretto, non ci meritavamo questo risultato”.
"La Direzione Gara non sa come gestire certe situazioni"
Più che per l’incidente, la delusione di Pedrosa deriva da quanto accaduto dopo la gara, quando si è recato in Direzione Gara a raccontare la sua versione dei fatti. “Ciò che mi rende più triste e più deluso è che la Direzione Gara sembra non aver capito molto bene come gestire queste situazioni, e come prendere decisioni su cosa accade in pista” ha aggiunto il veterano di Sabadell. “Sono andato a parlare con loro solo perché volevo capire come prendevano le decisioni. Ero sulla giusta traiettoria interna? Sì. Allora, chi ha la precedenza in questi casi, il pilota che è all’interno o quelli che sono all’esterno? Il pilota all’interno. Quindi, chi è in colpa? Ma non ho ricevuto risposta, mi hanno solo detto che avevano già preso la loro decisione e che, se non ero d'accordo, cosa che non sono, dovevo presentare appello contro Jorge. Ma non è questo che voglio, perché non voglio chiedere una penalità per Jorge. Volevo solo che capissero cosa stava accadendo in pista”.
Sono arrivato lì, riuscivo a malapena a camminare e ci sono andato a piedi – le sue parole a Crash.net – il signor Mike Webb (il direttore di gara, ndr) non voleva nemmeno vedermi ed ero alla porta accanto. Mi merito un po’ più rispetto”.