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MotoGP, Pedrosa: “Non vedo l’ora di correre a Motegi, voglio fare una grande gara”

Il pilota spagnolo: “Il circuito si adatta al mio stile di guida, la pista mi piace molto. L’anno scorso ho avuto un grande incidente, ma in questa stagione darò il 100% per disputare un’ottima gara” sono state le sue parole.
A cura di Matteo Vana
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Daniel Pedrosa - Getty Images
Daniel Pedrosa – Getty Images

Il sogno mondiale sembra ormai svanito, ma la matematica ancora concede qualche speranza a Daniel Pedrosa: difficilmente lo spagnolo riuscirà a scalzare il compagno di squadra dalla vetta della classifica finale, ma avvicinarlo il più possibile non sembra una missione impossibile per il pilota di Sabadell. Motegi, infatti, è una delle piste preferite da Pedrosa che potrebbe essere decisivo nella lotta per il mondiale: il pilota della Honda ha dimostrato nell'arco di tutta la stagione di andar forte e il suo apporto potrebbe essere decisivo per rosicchiare qualche punto agli inseguitori di Marquez.

Una rincorsa mondiale (quasi) impossibile

Un rapporto, quello nato tra lo spagnolo e la pista di casa della Honda, che è diventato speciale nel corso degli anni: in carriera, infatti, Pedrosa è riuscito a chiudere in testa il Gran Premio del Giappone in 3 occasioni, l'ultima nel 2015.

Non vedo l'ora di correre sul circuito di casa della Honda in Giappone. Non solo i tifosi sono molto speciali, incredibilmente appassionati e innamorati della Honda e dello sport tanto da farci sentire i benvenuti, ma anche il circuito è fantastico. Ho avuto una buona sensazione con la pista dalla prima volta in sella, quando avevo 15 anni. Si adatta adatto al mio stile di guida e mi piace molto la pista. L'anno scorso purtroppo ho avuto un grande incidente e ho subito un grave infortunio, ma spero che in questa stagione potremo disputare un'ottima gara. Daremo sicuramente il nostro 100% per farlo accadere.

Pedrosa è pronto per gustarsi uno dei suoi tracciati preferiti. Lo spagnolo, dunque, si candida al ruolo di sorpresa del Gran Premio del Giappone: potrebbe essere lui la scheggia impazzita in grado di decidere le sorti del mondiale. A 4 gare dalla conclusione, infatti, regna un grande equilibrio: nonostante i 54 punti di ritardo dalla vetta, lo spagnolo non ha ancora messo da parte il sogno mondiale.

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