MotoGP, Pedrosa: “Rossi vuole continuare a correre, non gli interessa il risultato”

Il futuro di Valentino Rossi è un rebus ancora tutto da risolvere: le ultime gare del pesarese, con 3 ritiri e un ottavo posto in Germania, hanno riacceso la grande questione relativa al ritiro del numero 46. Una prima parte di stagione da dimenticare quella del Dottore e che rappresenta il suo peggior avvio da quando corre in MotoGP tanto che neanche nel 2011 e nel 2012, le annate trascorse in Ducati, Rossi era riuscito a fare peggio.
Per Pedrosa l'avventura di Rossi proseguirà
Le tre cadute rimediate tra Mugello, Barcellona e Assen, unite ai risultati ottenuti dal compagno di squadra Vinales e dal baby Quartararo, hanno lasciato il segno nel numero 46 della Yamaha che ha ammesso le difficoltà incontrate nell'ultimo periodo senza però mai fare riferimento a un possibile abbandono. Ad alimentare ulteriormente la questione, poi, è arrivata l'indiscrezione lanciata da Maurizio Bruscolini, convinto che l'addio di Rossi possa arrivare già a stagione in corso e più precisamente ad agosto, in pieno campionato mondiale. Uno scenario che non convince Dani Pedrosa, ex avversario del Dottore ed ora collaudatore KTM che, nel documentario trasmesso in Spagna da Dazn intitolato "La cena dei campioni", ha sottolineato come l'italiano si diverta ancora in sella alla propria moto.
Assurdo, ho iniziato dopo di lui e ho concluso la mia carriera prima di lui! Valentino vuole continuare ancora, gli piace. Si tratta della sua passione e ha sempre tanti tifosi ovunque, non importa il risultato – ha dichiarato -. Chiaro che a lui piacerebbe essere davanti, ma l’appoggio dei fan lo aiuta molto.
Lo spagnolo, ex compagno di squadra di Marc Marquez, è convinto che alla fine Rossi rimarrà in MotoGP almeno fino alla fine della stagione proprio perché le due ruote rappresentano una passione per il Dottore e la mancanza di risultati, seppur frustrante, non rappresenta uno stimolo sufficiente per appendere il casco al chiodo. Un punto di vista condiviso da molti, convinti che il pilota della Yamaha arriverà fino alla naturale scadenza del suo contratto; potrebbe essere quello, alla soglia dei 42 anni, per dire definitivamente addio al mondo delle corse per intraprendere un altro percorso.