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MotoGP, Petrucci: “Lorenzo poco intelligente, ha smesso anche di parlarmi”

Migliore ducatista al Sachsenring, il ternano del team Pramac non risparmia dure critiche al compagno di marca: “Jorge non ha perso occasione e lo ha fatto anche con Valentino. Non mi parla da Le Mans ma alla fine dice sempre qualcosa su di me”.
A cura di Valeria Aiello
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Nervi tesi al Sachsenring tra Danilo Petrucci e Jorge Lorenzo che, dopo gli attriti nati ieri di in qualifica perché il pilota ternano aveva sfruttato la scia del maiorchino per scavalcarlo in griglia, si sono ritrovati oggi a battagliare in gara. Nella lotta, anche un contatto nel corso del 24° giro che ha rischiato di mandare fuori entrambi. “Jorge non ha perso occasione, è andato largo e poi è rientrato in pista, come non lo so, non è proprio intelligentissimo, ma vedevo che faceva lo stesso con Rossi. Evito di dare un commento visto che lui ieri ha avuto non proprio buonissime parole per me. Io verso di lui non ho nulla” lo sfogo di Petrucci ai microfoni di Sky Sport – è lui che ha smesso di parlarmi dopo Le Mans, io non ho niente contro di lui ma lui non si risparmia mai di dire qualcosa su di me. Era andato molto largo, sapeva che ero dietro, mi ha visto però mi ha stretto lo stesso. Lì sono quasi caduto, ho dovuto chiudere il gas, abbiamo perso 1 secondo e si sono riavvicinati tutti”.

"Peccato per il podio"

Quarto al traguardo dopo non aver potuto nulla all’ultimo giro contro Vinales, per Petrucci resta l’amarezza per il podio sfumato: “Sicuramente sarebbe stato bello finire sul podio, è stato un peccato. Secondo me ce l’abbiamo messa sicuramente tutta. Ho gestito la gara abbastanza bene, all’inizio andavamo relativamente piano, non andavamo a spingere molto sulle gomme ma facevamo dei tempi che io non mi aspettavo di fare fino all’ultimo” ha aggiunto il ternano. “C’è stato un momento difficile in cui avevo dietro Bautista, Dovizioso e Vinales, mentre Lorenzo si era proprio staccato, e ho pensato che sarebbe stata un’altra giornataccia. Invece ho guidato al meglio, mi sono aggrappato con i denti e le gomme. Peccato per il contatto con Jorge perché ci ha fatto perdere 1 secondo, forse ce la saremmo giocata all’ultimo con Vinales”.

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