MotoGP, Pirro: “Lorenzo? In Yamaha soffriva la profonda influenza di Rossi”
Ancora una settimana e i piloti della MotoGP torneranno in pista per la seconda sessione di test invernali, a Phillip Island, da dove ripartire con lo sviluppo delle nuove moto in vista della gara inaugurale della stagione, in Qatar il prossimo 26 marzo. I tre giorni di collaudi scatteranno mercoledì 15 febbraio e in Australia ci sarà anche Michele Pirro con il compito principale di seguire il processo di adattamento di Jorge Lorenzo sulla Ducati. Il collaudatore della Rossa, che è ha svezzato l’ultima Desmosedici prima di lasciarla nelle mani dei titolari, ha lavorato con Lorenzo a Sepang e, ogni volta che quest’ultimo rientrava al box, era proprio con Pirro che aveva il primo scambio di impressioni: la rapida intesa ha portato lo spagnolo a scegliere il pugliese come analista di pista.
Jorge ha guidato per molti anni la Yamaha, una moto diversa dalla Ducati, ma nell’ultimo giorno di test a Sepang è andato decisamente meglio. Sulla Ducati ha completato solo 100 giri mentre con la Yamaha ne ha fatti migliaia. In ogni caso, sono sicuro che lotterà per la vittoria già in Qatar – ha detto Pirro a Motorsport Pirro che sul suo nuovo ruolo di ‘coach’ aggiunge – Ducati è come una famiglia e se l’obiettivo è aiutare Lorenzo a diventare campione, io sono pronto a fare del mio meglio. Al momento sto cercando di spiegargli che, sulla Ducati, il segreto sta nel guidare e imparare passo dopo passo. Non è una moto facile e non è facile essere veloci fin dall'inizio, cosa alla quale lui era invece abituato.
Pirro crede che l’ambiente in Ducati, più familiare rispetto a quello Yamaha, dove invece Lorenzo ha vissuto un ultimo anno difficile dopo le accuse di biscotto con Marc Marquez dall'ormai suo ex compagno di squadra, favorirà lo spagnolo nella caccia al titolo iridato.
Lo scorso anno, con la Yamaha, per lui non è stato facile, per i fatti della fine del 2015 e la profonda influenza di una figura come quella di Valentino – aggiunge Pirro – Jorge ha sofferto questo. In Ducati troverà un ambiente molto più familiare dove tutti lo aiuteranno a vincere il campionato del mondo.
Qui, tutta la squadra funziona e dà tutto per dargli la moto migliore possibile e spingerlo a fargli aprire il gas – ha concluso.