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MotoGP Qatar, Ducati non omologa la sua nuova carena

La factory di Borgo Panigale non ha omologato la rivoluzionaria soluzione aerodinamica, così come la Honda. Approvate le soluzioni presentate da Yamaha e Suzuki.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo aver sopreso il paddock con una soluzione rivoluzionaria, La Ducati non ha omologato la cosiddetta “hammerhead” la nuova carena aerodinamica sviluppata dalla factory di Borgo Panigale per sopperire al divieto di alette aerodinamiche importo dal regolamento tecnico del 2017. La soluzione aveva debuttato nel corso degli ultimi test in Qatar sulle Desmosedici di Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, così come le alternative mostrate dalla Honda, ma con cui Marc Marquez era incappato anche in una caduta. Evidentemente, le nuove soluzioni aerodinamiche andranno ulteriormente perfezionate prima di essere omologate. La stessa decisione è stata presa anche da Aprilia che quindi partirà con carena standard.

La rivoluzionaria carena aerodinamica della Ducati, battezzata 'hammerhead' / MotoGp.com
La rivoluzionaria carena aerodinamica della Ducati, battezzata ‘hammerhead' / MotoGp.com

Ducati con la standard, Yamaha e Suzuki omologate

Tutti costruttori (ad eccezione di KTM) hanno avuto tempo fino alle 17:00 di oggi per sottoporre le nuove carene al controllo tecnico. La Ducati ha omologato una soluzione tradizionale, una evoluzione della carena 2016, approvata così come le nuove soluzioni con alette interne presentate da Yamaha e Suzuki. Il team Yamaha era stato il primo ad affidare la propria soluzione ai suoi piloti titolari, Valentino Rossi e Maverick Vinales, già a Sepang, mentre la Suzuki aveva mostrato la propria nuova carena nella successiva sessione di test a Phillip Island. Da regolamento, dal 2017, i costruttori avranno solo due carene a disposizione, apportando una sola modifica nel corso della stagione.

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