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Randy Mamola nella Hall of Fame: salgono a 27 le leggende della MotoGP

Il quattro volte vicecampione della 500 affiancherà gli altri grandi già insigniti della massima onorificenza del Motomondiale. Il riconoscimento sarà assegnato in occasione del Gp delle Americhe ad Austin.
A cura di Valeria Aiello
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Randy Mamola / Getty Images
Randy Mamola / Getty Images

Nel 2018 la Hall f Fame della MotoGP si arricchirà presto di una nuova leggenda: Randy Mamola, quattro volte vicecampione del mondo in classe 500cc, riceverà il massimo riconoscimento del Motomondiale in occasione del prossimo Gp delle Americhe ad Austin (20-22 aprile). Classe 1959, Mamola era già stato inserito nella Motorcycle Hall of Fame nel 2000 e, nel corso dell’appuntamento in Texas, andrà ad affiancare le altre 26 leggende della MotoGP. L’ultimo in ordine di tempo ad essere stato onorato per la sua carriera è stato Marco Lucchinelli, entrato nella Hall of Fame in occasione del Gp d’Italia al Mugello del 2017, dopo Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Carlo Ubbiali, Nicky Hayden, Franco Uncini, Alex Crivillé e Kenny Roberts Jr.

Un premio che arriva inaspettatamente – ha commentato l’americano – Quando l’ho raccontato ai miei figli e a mia moglie non ci credevano. Sono molto emozionato, ricevere questo premio è un grande onore. Arriva dopo gli anni che ho passato nel paddock. Mi sono speso per lo sport supportando questo sport e dovunque andrò sarò un ambasciatore del motociclismo”.

Mamola ha debuttato nel Motomondiale nel 1979, gareggiando in classe 250, 350 e 500 e, dall’anno successivo, dedicandosi alla sola classe regina, ottenendo la prima vittoria nel GP del Belgio del 1980. In top class ha corso su Yamaha, Suzuki, Honda e Cagiva, ottenendo tredici vittorie e laureandosi quattro volte vicecampione del mondo (1980, 1981, 1984 e 1987). Nonostante non abbia vinto un titolo mondiale, Mamola è considerato uno dei piloti più talentuosi di sempre per la grande capacità di controllo del mezzo. Anche dopo l’addio alle corse, Mamola ha continuato a frequentare il paddock del mondiale, diventando commentatore della MotoGP per il canale satellitare Eurosport. Dal 1986 è tra i promotori delle attività di Save the Children e dal 1996 tra i fondatori, insieme a Kevin Schwantz e altri piloti, dell’associazione Riders for Health, organizzazione che fornisce ai medici impegnati in Africa le moto e il supporto per la distribuzione di medicinali e apparati medicali alle comunità più lontane dalle strutture sanitarie.

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