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MotoGp, Repsol attacca Rossi e minaccia l’uscita dal mondiale

Per il colosso petrolifero il comportamento del pesarese a Sepang è stato inaccettabile e antisportivo, incompatibile con i valori dello sport. Tra le righe del comunicato, la minaccia di lasciare il Circus dopo 20 anni al fianco del team Honda ufficiale.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez (Repsol Honda)
Marc Marquez (Repsol Honda)

Anche Repsol, il colosso petrolifero che da 20 anni è sponsor del team Honda ufficiale in MotoGp, ha preso una posizione sul contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez a Sepang, in seguito al quale lo spagnolo è finito a terra mentre il pesarese sanzionato con 3 punti sulla licenza che, in virtù del punto già inflitto a Misano per aver ostacolato Jorge Lorenzo in qualifica, catapultano il Dottore in fondo allo schieramento di partenza del Gp di Valencia, ultimo round del calendario MotoGp che decreterà il nuovo campione del mondo della classe regina. Per Repsol quello di Rossi è un comportamento inaccettabile e antisportivo che ha messo in pericolo Marquez, minando valori come amicizia, agonismo e impegno dei piloti, e lasciando cadere il vero spirito dello sport.

In un duro comunicato, Repsol minaccia l'uscita dal campionato e ritorna sulla reazione di Valentino, nonostante la Direzione Gara abbia sottolineato che il pesarese non è stato sanzionato per il calcio, la patada per dirla alla spagnola, bensì per la manovra con cui il Dottore ha portato el Cabroncito fuori traiettoria. Evidentemente la sanzione inflitta al pesarese non è sufficiente per la compagnia petrolifera, di cui riportiamo i passaggi principali della nota diffusa nella serata di martedì.

Al settimo giro della corsa, con Marquez e Rossi in battaglia per il terzo posto che aveva già visto diversi sorpassi tra i due, l'italiano, con un'azione assolutamente intenzionale, ha rifilato antisportivamente un calcio al pilota Repsol Honda, facendolo cadere a terra".

Anche se Marquez è fortunatamente riuscito ad uscire illeso dall'aggressione, per Repsol il comportamento di Rossi è assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo – in modo premeditato e antisportivo – la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. Repsol considera questo un atto antisportivo e incompatibile con i valori dello sport e della competizione".

Repsol è profondamente rattristata dal fatto che situazioni come quella verificatasi a Sepang, specialmente perché l'azienda si sente orgoglioso dei suoi valori sportivi: amicizia, agonismo e impegno da parte dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol di partecipare a questo sport in qualità di sponsor".

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