MotoGP, rientro record di Rossi. Lorenzo non se lo spiega: “Perché tornare già ad Aragon? Bella domanda”
In un mondo di imprese storiche e recuperi clamorosi, Jorge Lorenzo sa bene cosa vuol dire affrettare i tempi del recupero. Nel 2013 il campione spagnolo era tornato in sella 36 ore dopo l’intervento chirurgico alla clavicola rotta nella caduta di Assen.
Rientro record Rossi, Lorenzo non se lo spiega
Il rientro anticipato di Valentino Rossi ha però sorpreso il paddock, non tanto per i 22 giorni trascorsi dalla frattura, ma soprattutto perché secondo molti, il pesarese avrebbe potuto approfittare della pausa di due settimane che segue la gara di Aragon per recuperare al meglio. “Chiaramente quasi tutte le lesioni sono differenti, così come lo sono i tempi di recupero e il modo di affrontare la riabilitazione” sono state le parole di Lorenzo come riportate da Motorsport. com. “Nessuno penso sappia realmente come sta Valentino, se non lui stesso. Sicuramente data la lesione che ha avuto è stato molto celere a tornare in moto. In moto hai più possibilità di tornare prima rispetto ad altri sport, sforzi meno e in maniera differente gli arti inferiori. Valentino inoltre ha tanta esperienza. Se se la sente meglio così.
Perché torna ora? Una bella domanda! Nella situazione in cui si trova in campionato non te lo so proprio dire. Certo, non ha perso il campionato matematicamente, però non mancano tante gare alla fine. Ho visto che ha provato una moto stradale e penso sia andato bene. Dunque se se la sente di tornare, bene. Vedremo come andrà
Ducati competitiva ovunque
L’attenzione si è poi spostata sulla Ducati e le sensazioni in vista della gara: “Questo è un buon circuito per vedere se realmente la Ducati è veloce ovunque. Sicuramente lo saremo, ma lo vedremo soprattutto domani e nella giornata di sabato. Siamo nel nostro miglior momento di forma, sappiamo che abbiamo una moto che può vincere anche se stiamo ancora cercando di farlo, e può succedere” aggiunge Lorenzo che sul test di Casey Stoner al Ricardo Tormo di Valentia ha concluso: “Non mi sono sentito con Stoner dopo il test che ha fatto a Valencia. Ho parlato con Michele (Pirro, ndr), che ha provato quasi le stesse cose che ha avuto a disposizione Casey. Non è stato un test in cui hanno provato tante cose nuove