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MotoGp, Valentino Rossi ha deciso: proverà a correre ad Aragon

Il controllo medico di questa mattina ha confermato il progresso positivo della riabilitazione della gamba infortunata. Prima di tornare in pista il Dottore dovrà però sottoporsi alla visita medica obbligatoria per ricevere l’idoneità.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi proverà rientrare ad Aragon a sole tre settimane dall’incidente con la moto da enduro in cui si è fratturato tibia e perone della gamba destra. Ieri altri 20 giri sul circuito di Misano in sella a una R1, oggi il consulto decisivo con gli specialisti per verificare il progresso positivo della riabilitazione. Tornato in sella 18 giorni dopo l’operazione per un test, lunedì Valentino aveva lamentato un po’ di dolore alla gamba, ma ieri pomeriggio, alla fine del turno iniziato alle 15.30 e durato un paio d’ore, il campione pesarese aveva confidato di sentirsi meglio. “Sta meglio, quasi bene” ha detto il padre Graziano e anche Alessio ‘Uccio’ Salucci, storico amico e braccio destro del Dottore, aveva parlato di “test positivo”.

Dopo gli esami medici di questa mattina, fa sapere la Yamaha, Valentino Rossi ha deciso di partire per Aragon per cercare di partecipare alla gara di questo fine settimana.

Adesso resta l’idoneità

Per correre ad Aragon, giovedì pomeriggio Valentino dovrà prima sottoporsi alla visita obbligatoria dei medici spagnoli che dovranno dichiararlo idoneo a correre. All’esame passeranno le ultime radiografie dell’arto infortunato e le condizioni fisiche generali, nonché la capacità di deambulazione e il movimento delle articolazioni di caviglia e ginocchio. L’ultima parola spetterà  al responsabile medico del circuito di Alcaniz e solo dopo si avrà la certezza che il pesarese potrà tornare a correre. Poi, in base alla risposta della gamba alle sollecitazioni, Valentino valuterà se continuare il weekend o lasciare che Michael Van der Mark lo sostituisca.

Il rientro ad Aragon

Rossi tenta l’impresa del rientro lampo a 22 giorni dall’infortunio. Compresa la tappa di Aragon, alla fine del campionato mancano 5 gare (Aragon 24/9, Giappone 15/10, Australia 22/10, Malesia 29/10 e Valencia 12/10) e visiti i 42 punti di ritardo di Valentino da Andrea Dovizioso e Marc Marquez, appaiati in testa a 199 punti, e i 26 dal compagno di squadra Maverick Vinales, per il pesarese è difficile pensare a un rientro in ottica mondiale. Ovviamente “mai dire mai” ma è difficile ipotizzare che ad Aragon il pesarese rischierà oltremisura. “Non è detto che, tentati un po’ di giri per capire come vanno le cose, riesca davvero a correre” ha fatto notare Loris Capirossi. “Almeno non sarà rimasto a casa sul divano a macerarsi di rimpianto, chiedendosi che cosa sarebbe accaduto se ci avesse provato”. Aragon sarà quindi un importante banco di prova in vista della trittico di gare di fine ottobre, ovvero Giappone, Australia e Malesia, quando ormai l’infortunio sarà recuperato e il pesarese potrà tornare a giocarsi il podio. Prove tecniche in vista della sfida 2018, probabilmente l’ultima per il Dottore vista la scadenza del contratto. “Ma con lui non si sa mai quando e se si fermerà”. Nodo che si scioglierà probabilmente nel periodo intorno al Mugello, quando la Yamaha toccherà con Valentino il tasto rinnovo.

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