MotoGP, Suppo: “Se Marquez lascia Honda, la scelta più logica è una sola”
Con tutti i big della MotoGP con contratto in scadenza a fine 2018, il tira e molla su rinnovi e cambi di squadra è già incandescente. Quello della prossima stagione è un mercato che, in considerazione del calibro dei piloti in gioco, dietro alle quinte ha già avviato i contatti in vista del biennio 2019-2020. E se in Yamaha ci sono Valentino Rossi, che dovrà risolvere il rebus ritiro o rinnovo, e Maverick Vinales, che sembra una certezza su cui continuare a scommettere, in Ducati e Honda la situazione non è altrettanto chiara. In Ducati, i risultati raccolti da Andrea Dovizioso danno ragione all’ipotesi rinnovo mentre la posizione di Jorge Lorenzo, con il suo ingaggio da 25 milioni di euro per due stagioni, potrebbe non essere poi così scontata se nella prossima stagione il maiorchino non dimostrerà di essere il campione che è stato in passato. In Honda, invece, se da un lato è difficile immaginare che Dani Pedrosa, da sempre fedele a HRC, decida di far valigia per cambiare team, il vero interrogativo rimane il rinnovo di Marc Marquez, viste anche alcune sue recenti dichiarazioni (“Quando c’è da firmare un contratto, non chiudi la porta a nessuno”) con cui lo spagnolo non esclude l’ipotesi di un suo passaggio a un altro team.
"La sua priorità è avere una moto per vincere"
Nel frattempo in Honda molte cose continuano progressivamente a cambiare. Con Shuhei Nakamoto in pensione, l’incarico direttore generale di HRC è passato a Tetsuhiro Kuwata. A dire addio anche Livio Suppo che, dopo 22 anni durante i quali è stato parte integrante del paddock del Motomondiale, all’indomani della triplice corona iridata con Marquez campione del mondo, ha deciso di anticipare la sua uscita dal ruolo di team principal HRC per dedicarsi alla commercializzazione della Thok, montain bike elettrica sviluppata dal campione del trial Toni Bou. Al suo posto in HRC dovrebbe arrivare Alberto Puig, anche se, in un’intervista a Gazzetta dello Sport, l’ex manager torinese ha rivelato che la sua sensazione è che “non sarà lui a ricoprire il ruolo”. Ad ogni modo, il team Honda sembra diventare sempre più spagnolo. Una mossa per tenersi Marquez? “Credo che Marc sia davvero affezionato alla Hrc, gli piace il team. Sa che sul lungo periodo la Honda emerge sempre e soprattutto è davvero difficile che sia la peggior moto in pista” spiega. “Le possibilità che Hrc rinnovi con lui sono molto più alte di quelle di perderlo. Con Marc ed Emilio – Alzamora, il manager dello spagnolo, ndr – parlavamo del futuro, la sua priorità è una moto per vincere il Mondiale, se inizierà bene la stagione è difficile che qualcuno lo convinca ad andarsene. Poi, dopo altri due anni…
"Ducati scelta più logica"
Marquez potrebbe però essere tentato a cercare una sfida diversa e tentare l’impresa di diventare campione del mondo con due moto diverse, un obiettivo raggiunto da pochissimi piloti, come Rossi e Casey Stoner. “Valentino aveva vinto in 125 e 250 con l’Aprilia, la moto migliore, aveva ereditato la Honda di Doohan e vinto con la 5 cilindri, tanti dicevano che era sì forte, ma aveva sempre le moto più veloci. Credo quello sia stato il grande stimolo per passare in Yamaha. Per Marc è diverso, a parte il 2014 non ha mai avuto la sensazione che la sua moto fosse la più competitiva, oggi in MotoGP regna l’equilibrio, è difficile trovare una moto nettamente migliore delle altre, come invece accadeva nel 2002. Ma se dovesse cambiare, in questo momento tra Ducati e Ktm, le più papabili, non c’è storia: la Ducati sarebbe la scelta più logica. Il mercato? Per me partirà più tardi del 2016. La Ducati vorrà vedere con Jorge cosa succede, mentre credo che Dovizioso si sia conquistato un contratto a vita. Neppure Yamaha giocherà d’anticipo, dovendo capire cosa farà Rossi. Piuttosto, sarà interessante vedere la Ktm, che pare molto interessata a Zarco”.