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MotoGp test Jerez, Honda brilla con Nakagami e Marquez, vicino Lorenzo. Rossi fuori dai dieci

Doppietta Honda nella seconda e ultima giornata di test, terzo tempo per Vinales che precede Lorenzo e Petrucci. Sesto Morbidelli, ottavo Dovizioso.
A cura di Valeria Aiello
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La seconda e ultima giornata di test MotoGP a Jerez si chiude nel segno della Honda, con il giapponese Takaaki Nakagami che ha confermato di aver trovato subito un ottimo feeling nel passaggio dalla vecchia versione della RC213V a quella del 2018 che gli è stata messa a disposizione dal team di Lucio Cecchinello.

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Autore del miglior passaggio in 1’37.945, Nakagami ha frantumato il best lap trovato nella prima giornata da Danilo Petrucci e messo dietro il campione in carica Marc Marquez, comunque secondo a 25 millesimi dal compagno di marca e non senza il brivido di uno dei suoi salvataggi al limite con il nuovo prototipo 2019. In HRC, però, c’è da essere soddisfatti soprattutto della crescita di Jorge Lorenzo che ha trovato il quarto tempo a soli 160 millesimi dalla vetta. Tra le Honda si inserisce la Yamaha di Maverick Vinales, terzo a fine giornata e saldamente nella parte alta della classifica di questi due giorni di test.

Quinto tempo per Danilo Petrucci che si conferma il miglior ducatista e ha anche provato le nuove ali sul codone, la soluzione che ieri era stata portata al debutto da Alvaro Bautista. Sulla moto di Jack Miller, settimo a fine giornata, sono spuntati un sensore ottico e anche uno strano supporto metallico collegato al forcellone di cui non è però chiara la funzione. Ottavo tempo per Andrea Dovizioso alle prese anche con una mano un dolorante dopo la caduta di ieri, seguito da Pecco Bagnaia, staccato di poco più di tre decimi dal riferimento.

Nella top ten c’è spazio anche per Franco Morbidelli, sesto con la Yamaha con i colori Petronas, e Alex Rins, decimo e non troppo distante dai migliori. Undicesimo tempo per Valentino Rossi che precede di soffio Fabio Quartararo, dodicesimo e in crescita con la Suzuki. Più staccate le KTM, con Pol Espargaro quindicesimo e Johann Zarco, diciannovesimo, come le Aprilia con Andrea Iannone diciottesimo e Aleix Espargaro, non al cento per cento dopo una gastroenterite, che non  andato oltre il ventesimo tempo.

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