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MotoGP, ufficiale: Stoner lascia la Ducati: “Non dimenticherò mai questi anni”

L’asso australiano non sarà più collaudatore della Rossa: “Ringrazio per gli ottimi ricordi insieme e soprattutto per il supporto e l’entusiasmo che i ducatisti mi hanno sempre dimostrato”.
A cura di Valeria Aiello
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Casey Stoner dice addio alla Ducati. Dopo tre anni di collaborazione con la casa di Borgo Panigale per cui ha vestito i panni di tester di lusso, il binomio che ha portato al titolo MotoGP nel 2007 arriva a un punto di non ritorno.

Stoner lascia la Ducati

Lo ha ufficializzato la Ducati in una nota diffusa questa mattina. Stoner e la Ducati hanno deciso di non rinnovare il rapporto di collaborazione che li ha visti lavorare insieme dal 2016. L’accordo – si legge nel comunicato della casa motociclistica – era stato previsto su base triennale (2016-2018) e in questi tre anni, grazie anche all’importante contributo di Casey, la Ducati ha costantemente migliorato le prestazioni della Desmosedici GP che oggi è considerata una delle moto più competitive del campionato. La collaborazione tra Ducati e Stoner ha contribuito anche alla messa a punto finale della Panigale V4, oltre ad aver offerto importanti consigli per lo sviluppo di altre moto attualmente in gamma. Nella sua veste di “brand ambassador” Ducati, Casey è stato uno dei protagonisti indiscussi delle due ultime edizioni del WDW (World Ducati Week), nel 2016 e 2018, a cui il campione australiano ha partecipato attivamente, accolto sempre da incredibili dimostrazioni di affetto da parte dei Ducatisti di tutto il mondo. “Casey è e sarà sempre nel cuore di tutti i ducatisti ed è anche a nome loro che desideriamo ringraziarlo per l’importante collaborazione che ci ha offerto in questi tre anni – ha commentato Claudio Domenicali, Amministratore delegato di Ducati Motor Holding S.p.A. –  Le sue indicazioni e suggerimenti tecnici, insieme al lavoro e al feedback dei piloti ufficiali e di Michele Pirro, hanno contribuito a rendere la Desmosedici GP una delle moto più competitive in assoluto, così come preziosi e utili sono stati i suoi consigli per lo sviluppo dei nostri modelli di serie. Un grazie di cuore e i migliori auguri, da parte di tutta la Ducati e dei suoi tanti tifosi, a Casey e alla sua famiglia per un futuro sereno e felice.”

Casey: "Non dimenticherò mai questi anni"

Desidero ringraziare Ducati per gli ottimi ricordi insieme e soprattutto per il supporto e l’entusiasmo che i ducatisti mi hanno sempre dimostrato, condividendo la mia stessa passione per le moto e per le corse. Non lo dimenticherò mai –  ha detto Stoner – . Negli ultimi tre anni sono stato molto contento di poter lavorare insieme al test team, agli ingegneri ed ai meccanici, con l’obiettivo comune di migliorare la competitività della Desmosedici GP ed auguro di cuore alla squadra i migliori successi per il futuro. I motivi dell’addio sarebbero da ricercare nella mancanza di fiducia che la Ducati avrebbe riposto nei confronti del collaudatore australiano strappato alla Honda alla fine del 2015. Era stato lo stesso Stoner a parlarne, in una delle ultime interviste, rammaricandosi di come i tecnici bolognesi non ascoltassero le sue indicazioni. “Sento di non poter dare niente di più di quello che loro già hanno, visto che sembra che non utilizzino i dati e le indicazioni che io do loro aveva denunciato il due volte campione del mondoE se non usano i miei dati e il mio feedback, non me la sento di rischiare facendo test, visto che per ottenere risultati devi avvicinarti al limite. Io sono tornato alla Ducati per lavorare duro e aiutarla a vincere un altro Mondiale, non per essere soltanto un ragazzo da poster per l’azienda”. Incomprensioni indirettamente confermate dall’ufficialità arrivata questa mattina che, in ogni caso, rappresenta un secondo duro colpo per la casa di Borgo Panigale che ha già lasciato andare Jorge Lorenzo alla rivale Honda. Con il rischio che, libero da vincoli contrattuali, Casey decida di seguire le orme del maiorchino, per un clamoroso ritorno con la casa di Tokyo.

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