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MotoGP, Valentino Rossi al figlio di Colin Edwards: “È stato fantastico correre con tuo papà”

Il piccolo Hayes Edwards ad Austin ha intervistato per la tv l’ex teammate e compagno di mille avventure di suo papà: “Le nostre carriere si non incrociate in molti momenti, ma quello che ricordo di più è la 8 Ore di Suzuka”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi intervistato da Hayes Edwards , il figlio di Colin / BT Sport
Valentino Rossi intervistato da Hayes Edwards , il figlio di Colin / BT Sport

Valentino Rossi e Colin Edwards sono legati da un rapporto di profonda stima e amicizia. I due hanno diviso il box Yamaha ufficiale per tre stagioni, dal 2005 al 2007, prima del passaggio di Edwards sulla M1 del team satellite Tech3. Prima di allora i due hanno disputato insieme la 8 ore di Suzuka, nel 2001, con la Honda VTR1000SPW del team ufficiale, e fu una vittoria memorabile. Rossi ed Edwards si sono trovati a condividere anche giorni difficili, come quello del tragico incidente in cui ha perso la vita Marco Simoncelli. “È stato il momento peggiore della mia carriera” ha ammesso qualche anno fa il campione texano. “La sera stessa  ci siamo scambiati messaggi, cercavamo di incoraggiarci, di capire se era colpa mia o sua. Fu un incidente”. I due hanno condiviso giornate insieme al Ranch di Tavullia e al Boot Camp texano di proprietà di Edwards e, nonostante i diversi impegni, mantengono i contatti cercando, quando possibile, di fare qualcosa insieme.

Rossi intervistato da Edwards jr

Ultima buona occasione per incontrarsi è stata la tappa negli Usa del mondiale MotoGP, ad Austin, ma a scambiare quattro chiacchiere con il pesarese è stato Hayes Edwards, il figlio di Colin, che negli insoliti panni del giornalista ha realizzato un’intervista per la tv. I due hanno ripercorso gli inizi della leggendaria carriera di Valentino e alcuni aneddoti legati ai rispettivi genitori: “Ero con mio padre, Graziano, nella sua casa a Tavullia, mi ha messo in moto, era la mia prima volta” ha raccontato il pesarese al giovane Hayes. “In Italia si dice che sei un dottore quando sei bravissimo, quando fai qualcosa di serio, di alto livello, è divertente” ha spiegato circa il soprannome The Doctor che lo accompagna da anni.

"Fantastico correre con tuo papà"

Perché il numero 46? L’ho scelto perché, nell’anno 1979, quando sono nato, mio padre correva in 250 cc e aveva quel numero, ecco perché l’ho scelto”. Riguardo al suo rapporto con Colin Edwards, Rossi ha raccontato alcuni momenti speciali. “È stato fantastico correre con Colin, le nostre carriere si sono incrociate in molti momenti, ma quello che ricordo di più è a Suzuka, alla 8 Ore di Suzuka. Prima di allora non conoscevo Colin perché era in Superbike, ma da quel momento siamo diventati  più amici. Mi ha spiegato molti trucchi a Suzuka”. Maverick Vinales, invece, ha detto di non ricordare la sua prima volta in moto ma conserva gelosamente alcune foto: “Non ricordo ma ho alcune foto molto divertenti In cui indosso un sombrero come se fossi a cavallo”. Durante il fine settimana in Texas Colin Edwards è stato impegnato come cronista per BT Sport, e nel corso del programma, dopo aver completato un giro d’onore con la MotoGP elettrica, il due volte iridato della Sbk non ha risparmiato parole di elogio per il suo ex compagno di avventure: “Valentino sarà sempre in prima linea. Può guidare una MotoGP ancora per dieci anni, se vuole. È un pilota eterno e in gara sarà sempre avanti”.

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