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MotoGP, Valentino Rossi compie 40 anni: “Ritiro? Mi viene da ridere”

Il pesarese non ha ancora deciso quando appenderà il casco al chiodo: “Mi piacerebbe correre ancora qualche anno ma inizio ad avere un’età: vorrei diventare babbo e mettere su famiglia”.
A cura di Valeria Aiello
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Il 16 febbraio Valentino Rossi compie 40 anni ma, nel caso Dottore della MotoGP, il tempo sembra essersi fermato. Stessa passione e stessa voglia di sempre per il nove volte campione che, in occasione di questo importante traguardo, ha concesso un’intervista alla rosea Gazzetta, affrontando tanti temi, a partire proprio da quella che è un’età “miracolosa” per uno sportivo che, il prossimo 10 marzo, in Qatar, sarà al via della sua 24esima stagione iridata. “I miei primi 40 anni? Sono stati belli – dice il campione di Tavullia – Sono contento di ciò che ho fatto e di come sono. Per la vita normale non è un problema, anzi, si sta proprio bene. Lo è di più per lo sport che faccio. Come pilota di MotoGP sono vecchio e mi dispiace. Mi piacerebbe continuare a correre tanti anni. Non sarà così”.

Bisogna essere molto realisti – continua – Io mi accorgo che 10, 15 anni fa ero il più veloce in pista e ora molte volte no. Però mi sento che, se lavoro bene, se sono in forma, se sono concentrato, posso essere quello che va più forte. Perché continuare? Forse è un po’ come una droga, ciò che ti piace, che vuoi fare, il resto non dà lo stesso gusto. Dovessi pensare adesso di stare a casa non mi sentirei bene. Non sono pronto a dire basta”.

Rossi: "“Ritiro? Mi viene da ridere”

Ai detrattori che da almeno dieci anni dicono che Rossi sia finito, il pesarese riserva una grande risata. “Le prime volte era nel 2007, avevo già vinto 5 Mondiali MotoGP. Per tutti stavo imboccando il viale del tramonto. Invece ho conquistato altri 2 titoli ma soprattutto, dopo più di 10 anni, sono ancora qua. Fa ridere. Sbaglio una gara, non vado forte in un test, arrivo 4° e devo smettere. Ma come? Mi pare un po’ estremo..”. Quanto al contratto con lo Yamaha che lo terrà in pista fino al 2020 compreso, Valentino non ha ancora deciso se quello firmato alla vigilia della passata stagione sarà o meno l’ultimo rinnovo: “Potrebbe essere l’ultimo, oppure no. Parliamo di come finirà una cosa che deve ancora iniziare. Hai molta voglia, ci sono due anni… Però anche io inizio ad avere i miei, di anni, potrebbe anche essere. Ma non ho ancora deciso”.

Se il decimo titolo è un rimpianto o un sogno? Tutti e due. È un sogno nel quale credo ancora molto, ma anche un gran rimpianto, me lo sarei meritato. Due li ho persi all’ultima gara, e sono anche stato tantissime volte vice campione, quindi la mia carriera se ne meritava 10. È anche per quello che ci provo ancora. L’errore madornale? Vediamo… Già il Mondiale 2006 a Valencia se stavo più calmo e non cadevo lo vincevo. Poi ci sono state tante cose che non ho capito bene, cioè, se sono state un errore o meno: essere andato in Ducati, o anche in Yamaha invece di continuare a vincere con la Honda. Oppure quanto successo a fine 2015, quando poi il Mondiale purtroppo l’ho perso. Ma l’errore vero mi è sembrato quello del 2006, potevo vincere”.

Parlando poi del privato, della fidanzata Francesca Sofia Novello e dell’idea di avere un figlio, Rossi sembra avere pochi dubbi. “Mi piacerebbe – ammette – È uno degli obiettivi, e anche lì non è che ho tanto tempo. È quasi ora. Con Francesca è un anno che stiamo assieme, io mi trovo molto bene. Abbiamo le tempistiche giuste. Anche lei non ha fretta” ha aggiunto Valentino che sui programmi per i prossimi 40 anni non ha dubbi: “Intanto correre ancora. Qualche anno con le moto e poi un po’ di automobilismo serio. Poi diventare babbo, una famiglia, per il resto spero continui così”.

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