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MotoGP, Valentino Rossi: “Continuo perché mi diverto ancora”

Il Dottore: “Ho deciso che voglio correre fino alla fine, perché in futuro non voglio pensare che avrei potuto fare altri due anni”.
A cura di Valeria Aiello
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Mancava solo l’ufficialità di un rinnovo che era nell’aria da settimane e che è arrivato alla vigilia del primo weekend del campionato MotoGp, in Qatar. Valentino Rossi e la Yamaha saranno insieme anche per le stagioni 2019 e 2020, estendendo di altri due anni il matrimonio iniziato nel 2004.

Rossi: "Continuo perché mi diverto ancora"

Come due anni fa, l’annuncio è arrivato sul circuito di Losail, sede della gara inaugurale della stagione, e dove i piloti si sono ritrovati oggi per la consueta conferenza stampa di apertura. Tra i protagonisti presenti, oltre a Marc Marquez, Andrea Dovizioso e Maverck Vinales, non poteva mancare il pesarese che ha chiarito i motivi che lo hanno spinto a firmare per altri due anni con la Yamaha. Due anni fa, quando ho firmato l’ultimo contratto, ho pensato che poteva essere l’ultimo o forse no e l’avrei deciso in queste due stagioni – ha detto Valentino Rossi – La mia idea è sempre stata molto chiara, voglio continuare. Sicuramente la sfida è molto impegnativa perché restare al massimo livello e competitivi è sempre più difficile ma credo di avere abbastanza forza e motivazione per provarci. L’anno scorso ho parlato con la Yamaha e ho detto che avrei deciso durante i test invernali e che, se fossi sopravvissuto durante i test invernali, avrei firmato. E alla fine dei test invernali mi sono sentito molto bene, siamo tutti molto vicini, in qualche giornata abbiamo sofferto ma mi piace la moto, mi sento abbastanza a mio agio. Se sarà l’ultimo contratto? Forse, ci sono percentuali più alte che sia l’ultimo. Vedremo e deciderò, dipenderà molto dalla velocità che avrò e dai risultati”. Ho rinnovato perché mi diverto ancora, mi piace guidare la moto e mi piace anche tutto il resto. Mi piace questo stile di vita, anche se a volte è un po’ impegnativo, ma per me è normale perché da molto tempo che lo vivo. Mi piace lavorare su me stesso, allenarmi ed essere al massimo, quindi specialmente per questo motivo. E poi per me è stato importate capire se c’era il sostegno della Yamaha. Sicuramente l’atmosfera nel team è positiva e questo è importante”.

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Rossi ha compiuto 39 anni lo scorso 16 febbraio e continuerà a correre fino all’età di 41 anni, con il rischio che con un calo delle prestazioni cambi anche la sua reputazione nel mondiale. “Tanti piloti di auto e di moto auto che si sono fermati al vertice assoluto della loro carriera. Schumacher come anche Biaggi, oltre Bayliss, ma tutti non sono stati contenti nel farlo. Io invece ho deciso che voglio correre fino alla fine, perché in futuro non voglio pensare che avrei potuto fare altre due stagioni. Se dovuto dovessi seguire questo ragionamento, avrei dovuto fermarmi già sette o otto anni fa. Con la Yamaha abbiamo parlato anche della possibilità di firmare un contratto con l’opzione per un secondo anno ma adesso si pensa sempre a due anni. Se firmi, devi essere disposto a farlo per due anni. Quanto può incidere l’età? Da parte mia credo di essere uno dei primi che ci prova, credo anche che tutti i piloti più ‘anziani’ e tutti gli altri piloti siano in grado di mantenere il massimo livello fino a 40 anni. Dipende tanto dalla motivazione, se c’è la voglia di continuare, tutti sono in grado di farlo”. Cosa mi piace più dell’andare in moto? Meglio non dirlo in pubblico, credo sia la cosa che piace a tutti.

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