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MotoGP, Valentino Rossi: ”Fatto il meglio che si poteva fare”

Il pesarese guarda il bicchiere mezzo pieno dopo il difficile dine settimana al Sachsenring: “La top five era un obiettivo buono e anche se solo quinto, ce l’ho fatta. Con il telaio vecchio sarebbe stata una disfatta, invece con il nuovo ce la siamo cavata. Sono a 10 punti dalla vetta e ho perso una posizione ma è tutta da giocare”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / GettyImages
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Poteva andare anche peggio. Valentino Rossi guarda il bicchiere mezzo pieno al giro di boa del Sachsenring, ultima gara prima della consueta pausa estiva del mondiale, chiusa con il quinto posto al traguardo subito dietro al compagno di squadra Maverick Vinales. Scattato dalla nona casella in griglia, il pesarese ha recuperato nelle prime fasi di una gara serratissima. La vittoria di Marc Marquez – che ha dovuto sudare per lasciarsi dietro Jonas Folger e Dani Pedrosa – non è certo una novità in Germania e, anche se con il bottino pieno. il campione spagnolo è balzato in testa al campionato, il Dottore ha contenuto i danni con un piazzamento che, visti i tanti problemi del fine settimana, non era certo scontato.

Non possiamo essere contenuti per un quinto posto perché noi speriamo di essere sempre sul podio ma per come è andato il weekend e per il passo che avevamo abbiamo fatto il meglio che si poteva fare. La gara non è stata assolutamente male, qui abbiamo sofferto tanto ma alla fine entrare nella top five era un obiettivo buono. Ce l’ho fatta, anche se solo quinto, mi  è dispiaciuto non essere riuscito a lottare con Vinales per il quarto posto ma lui guidava un po’ meglio di me, quindi aveva quei due decimi di passo e non ce l’ho fatta, anche se non gli sono arrivato lontano – ha detto Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport

Abbiamo lavorato tanto durante le prove e abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna perché ci si è rotta due volte la moto buona ed eravamo un po’ in difficoltà perché di telaio nuovo ne abbiamo solo uno e ovviamente era su quella moto che si è fermata due volte. Però, rispetto a stamattina, abbiamo fatto un bello step, abbiamo fatto una bella modifica di setting e scelto la gomma media anche se è stato un azzardo perché non sapevamo se riuscivamo ad arrivare in fondo ma sono riuscito a tenere un buon passo fino alla fine. E poi sono abbastanza contento perché è stata una gara veramente tirata, 30 giri dall’inizio alla fine sempre con il coltello tra i denti, non ho avuto neanche il tempo di togliere la visierina.

Penso di avere dato tutto e sono contento. Sono a 10 punti dalla vetta, ho perso una posizione in campionato perché Marquez era dietro e adesso e davanti, ma siamo tutti lì. Quindi è tutta da giocare. Le difficoltà in curva 10? La curva 10 mi ha fatto soffrire per tutto il weekend e nel t3 sono sempre stato in grandissima difficoltà, ma tutte le volte che abbiamo cercato di fare una moto più reattiva davanti, avevamo dei grossi problemi di trazione dietro e soprattutto dopo sette-otto giri la gomma finiva. Oggi invece andava meglio, lì Maverick era un po’ più bravo di me e dietro di lui sono riuscito a migliorare un po’ anche come linea e sono riuscito a tenerlo fino alla fine. Partivo nono e se ieri avessi avuto venti secondi in più per fare un giro extra con la hard e fossi riuscito a partire in prima fila, secondo me con Pedrosa ci potevo stare.

Il nuovo telaio? Il telaio nuovo che abbiamo non è come quello del 2016 ma è un telaio che viene da quello dl 2017, solo che è un po’ modificato. Sono molto contento di averlo usato anche oggi perché se avessi avuto il telaio 2017 sarebbe stata disfatta, come Barcellona e Jerez. Invece, in qualche modo, ci abbiamo cavato le gambe. Folger ha guidato benissimo tutto il weekend, ha interpretato benissimo la pista e abbiamo visto la sua bontà della moto 2016 durante questa stagione. Ma credo che sia stato molto bravo lui perché anche durante le prove era quello che guidava meglio, quello che faceva spinnare meno la moto e a stare attendo con il gas. Ha fatto una grandissima gara come aveva fatto Zarco a Le Mans. Quindi complimenti a lui. La grande differenza della Honda, invece, è stata il degrado della gomma posteriore e soprattutto Marquez, che è un grande interprete di questa pista, negli ultimi giri ne aveva ancora moltissimo, la sua gomma posteriore era nuova alla fine della gara. Secondo me avrebbe potuto fare un’altra quindicina di giri. Su questa pista le Honda andavano meglio e lui ha guidato bene.

Con questo telaio il passo l’abbiamo già fatto e non è male. Dobbiamo solo lavorarci un po’ di più quando abbiamo delle difficoltà, perché purtroppo abbiamo ancora delle paure che vi vengono dal 2017 per cui non possiamo azzardare ma probabilmente questo telaio le accetta meglio. Dobbiamo comunque cercare di andare avanti e non bisogna dimenticarsi che Vinales è 2° e io sono 4° e siamo davanti a Folger e Zarco in campionato. Quindi, alla fine, neanche la nostra moto è così male. Ci vediamo a Brno, divertitevi e abbronzatevi, ciao a tutti.

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