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MotoGP, Valentino Rossi: “Un po’ male alla spalla, spero non dia fastidio”

Reduce dalla caduta in Giappone, il pesarese sbarca a Phillip Island ancora dolorante: “Sono abbastanza sofferente, fortunatamente non ho rotto niente. Spero che domani mattina non sia un problema”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi nel paddock di Motegi / getty Images
Valentino Rossi nel paddock di Motegi / getty Images

La stagione 2017 non è andata come sperato dalla Yamaha e da Valentino Rossi, tra problemi con la M1 e incidenti, il più grave nell’allenamento dello scorso 31 agosto con la moto da enduro che lo ha costretto a saltare la gara di casa a Misano per la frattura di tibia e perone della gamba destra. Quando mancano tre gare alla fine del campionato il Dottore è quinto in classifica piloti, staccato di 76 lunghezze dal leader Marc Marquez e 65 da Andrea Dovizioso dopo anche la caduta e lo zero rimediato in gara a Motegi con cui ha visto matematicamente sfumare la possibilità di restare in lotta per il mondiale.

Rossi: "Un po' male alla spalla"

Una scivolata nel corso del 6° giro senza particolari conseguenze ma che, come ammesso dallo stesso Rossi, ma che ha lasciato qualche dolore di troppo: “Sto un po’ male, sono abbastanza sofferente alla spalla, mi dà un po’ fastidio – ha detto ai microfoni di Sky Sport MotoGP –  Non ho rotto niente, che è molto importante. Però mi fa un po’ male. Spero che domani mattina non mi dia fastidio mentre guido”. Condizioni fisiche a parte, il pesarese è determinato a lottare su una delle piste dove è il pilota più vincente di sempre, con 8 vittorie in carriera, a partire dalle due in 250 nel 1998 e 1999, all’ultima arrivata nella gara del 2014, passando per il filotto di 5 trionfi consecutivi dal 2001 al 2005. Il lavoro del weekend si concentrerà sulla gara australiana ma avrà anche una prospettiva in vista del 2018. “È molto importante, questo è un lavoro che si fa sempre, io cerco di spiegare al massimo possibile ai giapponesi tutto quello che sento quanto guido la moto e loro cercano di lavorare. Bisogna ovviamente lavorare bene per l’anno prossimo ma allo stesso tempo lavorare bene per questo weekend”.

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