MotoGP, Valentino Rossi: “La mia stagione è da 7, ma mi diverto ancora”
Tutto pronto per l’ultimo round del campionato del mondo MotoGP, il Gp della Comunità Valenciana al Ricardo Tormo di Valencia, ultimo atto di una stagione dominata ancora una volta da Marc Marquez e dalla Honda in top class. Resta da assegnare il terzo posto nel mondiale che vede in lotta i due piloti della Yamaha ufficiale, Valentino Rossi e Maverick Vinales, rispettivamente terzo e quarto in campionato, separati da appena due punti.
Rossi: “La mia stagione è da 7, ma mi diverto ancora”
In particolare, Valentino, in cerca di riscatto dopo la caduta nell’ultima gara di Sepang costatagli la vittoria a favore di Marquez, vuole chiudere bene il campionato. “Sì, quella in Malesia è stata una giornata lunga, con l’emozione di vedere vincere Bagnaia e Marini in Moto2. Anche la mia gara è stata buona, la migliore della stagione, purtroppo per me non c’è stato però un lieto fine. L’importante adesso è capire qui a Valencia se saremo competitivi, perché è una delle piste più difficili della stagione e sembra che quest’anno lo saranno anche le condizioni meteo. Le previsioni sono molto negative, ma dobbiamo cercare di farci trovare pronti in qualunque condizione. Sepang iniezione di fiducia? Dopo la Thailandia siamo migliorati in velocità e siamo un po’ più competitivi. Vinales ha vinto a Phillip Island e io ho sono stato competitivo a Sepang, l’obiettivo è fare tanto lavoro in inverno, i prossimi 2-3 mesi saranno importanti per capire se l’anno prossimo potremo essere più competitivi.
Che voto mi darei alla fine di questa stagione? Un 7. Questa stagione è stata molto simile alla scorsa, forse nel 2017 siamo andati un po’ meglio perché ad inizio della stagione eravamo più competitivi, ma dopo è complicato perché in molte gare abbiamo faticato, a volte è stato difficile mantenere la giusta motivazione. Ma, ad ogni modo, io mi diverto sempre e parto da casa sempre con umore positivo. Bisogna sempre cercare di lottare e cercare di fare il possibile per essere più forti, perché, quando si lotta per il podio e la vittoria, ci si diverte più”.
Infine, in riferimento al ritiro di Dani Pedrosa che domenica a Valencia correrà la sua ultima gara in MotoGP prima di diventare collaudatore KTM, il Dottore ha svelato qualche piccolo retroscena del loro rapporto: “Se lui uno dei pochi spagnoli con cui non ho litigato? No – sorride il campione di Tavullia – ho litigato anche con lui. Quando è arrivato in MotoGP, nel 2006, tutti eravamo molto spaventati, perché aveva vinto due campionati in 250. Al debutto in MotoGp chiuse al secondo posto, perché non aveva lottato con Capirossi all’ultimo giro, ma avrebbe potuto anche vincere. Quindi eravamo molto tutti preoccupati. È stato un grande rivale per me, Ricordo battaglie dure con lui, forse la più intensa è stata quella di Brno, nel 2006. Tra i ricordi più belli c’è una chiacchierata che abbiamo fatto su un volo di ritorno dalla Malesia, quando Tito Rabat aveva vinto il campionato di Moto2 e ci raggiunse per stare con noi. Festeggiammo insieme e ricordo di aver parlato molto con Dani, fu davvero una bella serata. Credo che avrebbe meritato un campionato in MotoGp, perché ha vinto tantissime gare, ed è stato molto competitivo. Speravo continuasse, è un pezzo importante della MotoGp che se ne va”.