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MotoGP, Valentino Rossi: “La Yamaha deve rendersi conto che serve lavorare seriamente”

Il pesarese ha chiuso con il 6° posto la gara di Brno: “Non si può essere contenti di questo risultato ma sono riuscito a guidare meglio. Domani nei test avremo il motore 2020, ma sarà solo un primo step”.
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A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

Avrebbe dovuto essere un’altra buona domenica per Maverick Vinales e invece la prima delle Yamaha al traguardo del GP di Brno è stata quella di Valentino Rossi. Partito dalla settima casella con la consapevolezza di un passo che nel weekend non è mai stato al livello dei migliori, il pesarese ha salvato il salvabile, chiudendo sesto al traguardo davanti a un’altra Yamaha, quella di Fabio Quartararo. Un risultato di cui, visto anche il distacco rimediato da un’inarrivabile Marc Marquez, vincitore del GP con un 9 secondi sul pesarese, non può certo dirsi soddisfatto ma che, in ogni caso, gli ha permesso di ridurre a soltanto 1 punto il suo ritardo in classifica da Vinales, decimo in gara e quinto in generale a 120 punti dal connazionale leader iridato. “Non posso essere contento del sesto posto ma è andata meglio dell’ultimo GP – ha detto Rossi – . Sono riuscito a guidare meglio, ma i piloti davanti erano più veloci di me. Dopo tutto, abbiamo migliorato e questo è positivo”.

Rossi: "Alla Yamaha serve lavorare seriamente"

Quando però nel debrief del dopo-gara gli è stato fatto notare il distacco macinato da Marc Marquez, Valentino è tornato a snocciolare i motivi alla base della crisi di risultati che sta vivendo con la Yamaha. “Quest’anno, il nostro più grande problema è la velocità massima, oltre all’accelerazione. Quindi serve migliorare le prestazioni del motore, ma anche l’elettronica e altre aree. Ma soprattutto la Yamaha deve rendersi conto che serve lavorare seriamente se si vuole recuperare il gap”. Parlando poi della gara di Vinales ha aggiunto: “La nostra moto è molto sensibile al cambiamento delle condizioni. Se troviamo un fine settimana di asciutto, allora riusciamo ad essere veloci. Ma se c’è un cambiamento delle temperature o piove, allora soffriamo. Maverick partiva più indietro, e con la M1 nel dritto si perde tanto. Così diventa difficile superare”.

Infine, sulla giornata di test prevista per domani sempre a Brno e per la quale la Yamaha ha preparato nuove soluzioni in vista del 2020 ha concluso: “Non ci aspettiamo tanto, sarà solo un primo step. Ma se consideriamo che l’anno scorso avevano portato solo un parafango anteriore, quest’anno abbiamo un motore, quindi mi sembra che la situazione sia migliorata”.

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