MotoGP, Valentino Rossi: “La Yamaha ha sbagliato a sottovalutare l’elettronica”
Valentino Rossi, fresco di rinnovo con la Yamaha con cui correrà fino al 2020, ha cominciato la stagione 2018 con un podio, chiudendo terzo al traguardo del Gp del Qatar, nella scia di Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Un risultato che arriva dopo un pre-campionato tra alti e bassi, durante il quale il Dottore ha ripetutamente espresso le sue preoccupazioni riguardo l’elettronica della sua M1 e anche detto che, in attesa una soluzione, nei prossimi mesi si sarebbe “affidato al fato”.
"La Yamaha ha sbagliato a sottovalutare l'elettronica"
Nonostante un inizio decisamente migliore rispetto a quello che si era prospettato, Valentino ritiene che quello della gestione elettronica resti un aspetto su cui la Yamaha è in ritardo rispetto alle rivali Honda e Ducati, anche se il problema non sembra grave come lo era lo scorso anno. “Quello che Ducati e Honda, secondo me, hanno fatto meglio è aver lavorato più tempo, con più soldi e più gente, alla parte elettronica. È lì che soffriamo – dice Rossi – Bisogna che la Yamaha lo capisca e corra ai ripari. Credo lo abbia capito, ma restiamo in ritardo. Per queste aree servono gruppi di lavoro che cerchino di tirare fuori il massimo, è qui che forse Yamaha ha sbagliato” sono state le parole del campione di Tavullia alla rosea Gazzetta rilanciate in queste ore da Autosport.
Ad ogni modo, anche se Ducati e Honda sono cresciute tanto, per come è andata in Qatar e per il feeling che Rossi ha mostrato con la nuova M1, rispetto allo scorso anno la Yamaha è sembrata una moto più competitiva. “Arriveranno piste dove si soffre il grip al posteriore, dove noi saremo inferiori e si dovrà faticare. Ma spero, e credo anche, che con la versione 2018 dove soffriremo, lo faremo meno”. Ora la curiosità è capire che Yamaha vedremo in Argentina, secondo GP del mondiale, in calendario domenica 8 aprile. “Mi aspetto di essere veloce, nel 2017 è stata la gara migliore per Yamaha e ora siamo più competitivi” ha ammesso Valentino che, al Termas de Rio Hondo, lo scorso anno ha chiuso secondo al traguardo per il secondo anno di fila dopo la vittoria del 2015. La sensazione è che rispetto alla passata stagione “possiamo fare di più, siamo più forti. Possiamo almeno giocarcela” .