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MotoGP, Valentino Rossi: “Mai fatto test così buoni, sono ottimista”

Grande inizio a Sepang per il pesarese: “Ho provato un telaio e anche due motori che vanno bene. Contento che la base sia quella del 2016”. Più cauto Vinales: “Presto per dire se la moto è migliore di quella del 2017”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi inizia il 2018 con il piede giusto. Il pesarese ha chiuso con il sesto tempo la prima giornata di test invernali a Sepang, trovandosi a viaggiare nella parte alta della classifica dei tempi nel pomeriggio, salvo essere poi scalzato dal leader di giornata Dani Pedrosa e dal poker calato dalla Ducati che dopo Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo ha visto i piloti del team Pramac, Danilo Petrucci e Jack Miller, completare la top fine del day-1.

Valentino Rossi / Getty Images
Valentino Rossi / Getty Images

Rossi: “Sono ottimista”

Per Rossi il miglior riferimento è arrivato alla 44esima delle 50 tornate completate, durante le quali ha provato due motori ma soprattutto un telaio sviluppato su quello utilizzato nel 2016. “Non ricordo nel 2017 un giorno di test così positivo. Ho provato un telaio che prende spunto da quello del 2016, e abbiamo anche due motori da provare che vanno bene. È solo il primo giorno ma sono ottimista. Sono contento che la base della moto sia quella del 2016” ha detto Rossi a fine giornata, come riportato da Sky Sport. Diversamente è andata a Maverick Vinales che, fresco di rinnovo biennale con la Yamaha, ha chiuso la prima giornata di test con il 13° tempo. Ad ogni modo, ha spiegato lo spagnolo, il lavoro in questa fase non è stato focalizzato sul best lap: “È ancora presto per dire che questa moto è migliore della 2017: sicuramente mi sono trovato bene, abbiamo lavorato nella strada giusta. Rispetto al passato non pensò più solo a fare dei giri veloci ma di ragionare sulla distanza, concentrandomi a girare quando fa più caldo in modo da essere preparato per i classici orari in cui si corrono i Gran Premi”. Per la Yamaha in pista anche i collaudatori, con il tester Kohta Nozane che ha portato al debutto una nuova carena aerodinamica, caratterizzata da una canalizzazione a più piani per recuperare la deportanza che prima era fornita dalle alette. La soluzione dovrà passare al vaglio del direttore tecnico della Dorna, Danny Aldridge, come previsto dal regolamento.

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