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MotoGP, Valentino Rossi: “Motore 2018 ok, ma non basta tornare al telaio 2016 per vincere le gare”

Il pesarese sulla direzione da intraprendere per lo sviluppo della nuova moto: “Abbiamo deciso un po’ di cose ma tutto dovrà essere confermato tra dieci giorni nei test di Sepang”. Vinales: “Difficile capire cosa va bene e cosa no”. Zarco: “Non possiamo dire che la M1 2017 è una moto sbagliata”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty Imafes
Valentino Rossi / Getty Imafes

Telaio 2016 e motore 2018. Questa potrebbe essere la direzione da intraprendere per lo sviluppo della M1 2018 e con cui Valentino Rossi avrebbe fatto il tempo migliore, visto che nella seconda e ultima giornata di test a Valencia il pesarese le ha provate davvero tutte, testando anche una versione con il nuovo motorecon il telaio 2017, oltre ad essere tornato in pista con la nuova carena “alata” e aver girato anche con la versione utilizzata ieri.

Rossi: "Non basta tornare al telaio 2016 per vincere le gare"

Il lavoro del Dottore si è focalizzato in una comparativa tra le due versioni di telaio con il nuovo motore. “Oggi dovevo solo provare i motori e mi ci è voluto un po’” ha confermato ai microfoni di Sky Sport. “Ho dovuto fare tanti giri per cercare di fare la scelta giusta, Valencia non è una pista fantastica per provare il motore ma anche qui è molto importante perché di solito ci si concentra molto sulla potenza ma poi si perde accelerazione nelle curve lente. Penso di aver fatto un buon lavoro, abbiamo deciso un po’ di cose ma tutto dovrà essere confermato tra dieci giorni nei test privati a Sepang dove riproveremo sicuramente tutto. Sepang è una pista completamente differente a Valencia e vedremo. Di base ho fatto solo questo, per il resto ho girato sempre con la moto di ieri”. Riguardo al nuovo propulsore con cui ieri aveva completato solo un paio di giri prima di incappare in una sfortunata caduta che aveva pesantemente la moto, il campione di Tavullia si è detto abbastanza soddisfatto: “Non è male, stiamo provando di avere un po’ più di potenza, mantenendo una buona guidabilità” mentre sull’ibrido motore 2018 e telaio 2016 ha concluso: “Può essere una direzione, abbiamo provato anche la carena con le ali che andava piuttosto bene, anche se sono dettagli e non basta tornare al 2016 e pensare di vincere le gare”.

Vinales: "Difficile capire cosa va bene e cosa no"

Sorride a metà Maverick Vinales che dopo il miglior tempo siglato ieri, ha chiuso il day-2 con il quinto tempo assoluto. Il ‘Top Gun’ catalano non ha nascosto di non aver ancora individuato la direzione da seguire. “Difficile capire perché ieri riuscivamo ad essere veloci e oggi no, è difficile capire cosa va bene e cosa no. Con il nuovo motore è molto difficile sentire qualcosa con una moto tanto potente, è più sull’elettronica e i dati vedere cosa va meglio, alla fine sono molto simili”. A complicare il quadro Yamaha restano le sensazioni del pilota del team Tech3 Johann Zarco che oggi si è confermato velocissimo con la M1 2017, chiudendo la giornata con il terzo riferimento davanti ai piloti del team ufficiale: “Anche se in questi due giorni non abbiamo fatto un confronto con la moto del 2016, siamo quasi allo stesso livello ma con la possibilità di crescere e questo è un passo in avanti. Non posso dire di essermi sentito sempre a posto ma in sella riesco a giocare di più anche se non miglioro in staccata o il tempo sul giro. Non possiamo però dire che era una moto sbagliata”.

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