MotoGP, Valentino Rossi: “Non pensavo che i piloti dell’Academy potessero battermi”
La VR46 Riders Academy sta portando grandi soddisfazioni a Valentino Rossi che in pochi anni ha festeggiato due campioni del mondo, Franco Morbidelli nel 2017 in Moto2 e Francesco Bagnaia nel 2018, sempre in Moto2. È anche vero che, prima che mettesse in piedi la sua scuola, l’ipotesi che uno dei suoi allievi potesse batterlo, non esisteva neppure. Possibilità che quest’anno può invece diventare concreta, visto che nel 2019 sia Morbidelli sia Bagnaia correranno in MotoGP ed entrambi potranno disporre di materiale competitivo. Per il Morbido sarà il secondo anno in top class ma il primo con la Yamaha del nuovo team Petronas SRT. Bagnaia, invece, al debutto quest’anno nella classe regina, potrà contare sulla Ducati schierata dal team Alma Pramac.
Rossi: "Mai pensato che potessero battermi"
Al termine dei test in Malesia, Valentino ha commentato il risultato ottenuto da Bagnaia che, nel terzo e ultimo giorno di prove, ha trovato il secondo tempo a 63 millesimi dal super record di Danilo Petrucci. “Pecco mi sembra davvero impressionate. Sul giro secco è stato fantastico. Spero però che il suo ritmo sia un po' più lento. È sempre stato un pilota veloce e, guardando il test, ha siglato un 1'58″3. Considerando il fatto che ha poca esperienza, è stato impressionante. Penso che dovremo stare attenti, tenerlo d'occhio. Credo proprio che ci renderà la vita difficile” le parole di Rossi a Motorsport.com.
Valentino ha poi parlato di Morbidelli che da quest’anno avrà a disposizione la sua stessa moto: “Credo che sarà complicato, perché il mio ritmo e quello di Franco è stato molto simile. Sarà veloce anche Bagnaia… dovrò lavorare di più, perché sarà molto difficile stare davanti a loro”.
“Quando abbiamo iniziato il progetto dell'Academy non avrei mai pensato che sarebbero arrivati a fare quello che hanno fatto, ma nemmeno che sarebbero arrivati a combattere con me! Da un lato sono preoccupato, molto preoccupato. Ma d'altra parte siamo molto felici perché dimostra che con l'Academy stiamo facendo un buon lavoro. È così che vanno le cose, aiutiamo i piloti che ora hanno anche l'opportunità di battermi, ma noi non possiamo arrenderci”.