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MotoGP, Valentino Rossi pessimista: “Non credo che riusciremo a risolvere per il Qatar”

Il pesarese fuori dai primi dieci nella seconda giornata di test in Thailandia: “Abbiamo provato un po’ di cose ma non abbiamo trovato una soluzione. C’è qualcosa che va un po’ meglio ma non basta per fare lo step”.
A cura di Valeria Aiello
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All’indomani del compleanno thailandese, per Valentino Rossi è stata una giornata “difficile”. A differenza del suo compagno di squadra Maverick Vinales che nel time attack della seconda giornata di test a Buririam ha trovato il quarto tempo, il Dottore ha chiuso fuori dai primi dieci, con il 14° tempo a quasi 1 secondo dal riferimento di Marc Marquez.

Valentino Rossi al box durante la seconda giornata di test in Thailandia / Getty Images
Valentino Rossi al box durante la seconda giornata di test in Thailandia / Getty Images

Per Valentino sembrano esserci ancora problemi nel trovare la giusta direzione, soprattutto in termini di elettronica: “È stata una giornata difficile. Stamattina avevamo iniziato abbastanza bene, perché avevo un buon ritmo, più veloce rispetto a ieri. Poi avevamo una lunga lista di cose da fare ed abbiamo lavorato molto sul setting per cercare di migliorarlo. Soprattutto abbiamo provato a migliorare l'accelerazione con l'elettronica, ma sinceramente non abbiamo trovato una soluzione. Nel pomeriggio abbiamo anche provato alcune gomme per la Michelin, ma sinceramente non mi sento molto a mio agio. Domani dobbiamo provare qualcosa di diverso” il commento a fine giornata di Valentino Rossi che, riporta Motorsport.com, sulla posizione in classifica se l’è cavata con un’amara battuta: “I test sono sempre un po’ particolari, perché hai a disposizione tre giorni ed è un po' diverso rispetto ad un Gran Premio. Quello che si vede nei test però di solito è abbastanza simile alla realtà, quindi bisognerebbe cercare di stare più avanti”.

“Non credo che riusciremo a risolvere per il Qatar"

Riguardo l’elettronica, Valentino ha spiegato che il passo in avanti fatto dalla Yamaha durante l’inverno non è ancora sufficiente a ridurre il gap nei confronti di Ducati e Honda: “L’anno scorso avevamo capito di essere abbastanza in svantaggio con l'elettronica. Soprattutto nella seconda parte del campionato, dopo la pausa, gli altri sono riusciti a fare un grande step. La Ducati secondo me c'era arrivata già verso aprile, mentre la Honda verso agosto. I giapponesi hanno lavorato durante l'inverno per cercare di migliorare: tra quello che abbiamo provato qui ed in Malesia c'è qualcosa che è un po' meglio, ma non ci ha fatto fare lo step. Sull'elettronica è una situazione che mi fa preoccupare un pochino, perché stiamo soffrendo, anche se è una cosa talmente strana che magari puoi risolvere i tuoi problemi in poco tempo. Però non è così facile” ha aggiunto il campione di Tavullia, preoccupato di non riuscire a risolvere entro i prossimi test in Qatar: “Io non credo che per il Qatar riusciremo a risolvere la situazione, anche se magari potremo andare meglio, perché le cose possono cambiare da pista a pista. Bisogna lavorare però, perché colmare il gap non è facile ”. Anche per quando riguarda il telaio, la M1 sembra dare segnali incoraggianti rispetto a 12 mesi fa, come confermato dal quarto tempo di Vinales e dal quinto di Johann Zarco. “L'anno scorso facevo proprio tanta fatica anche a guidare, invece quest'anno da quel punto di vista mi trovo meglio, ma siamo tutti molto vicini, perché davanti ci sono quattro Ducati e tre Honda. Comunque oggi sono andati piuttosto bene anche Vinales e Zarco e quella è una cosa positiva”.

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