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MXGP, Herlings salta altre tre gare, fuori anche Febvre: occasione Mondiale per Cairoli

L’olandese campione in carica avrà bisogno di altre quattro settimane di recupero e potrebbe passare al National Usa. In Inghilterra assente anche Febvre. Tony accarezza il sogno del decimo.
A cura di Valeria Aiello
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Tony Cairoli - Getty Images
Tony Cairoli – Getty Images

Jeffrey Herlings rischia di saltare altre tre tappe del campionato MXGP. Il 24enne olandese campione in carica non ha ancora recuperato dall’infortunio al piede destro rimediato in Spagna lo scorso gennaio, e avrà bisogno di altre quattro settimane di riposo. Dopo il round inaugurale in Argentina, Herlings quindi sarà costretto a saltare la tappa del 24 marzo a Matterley Basin, in Inghilterra, il Gp di Valkenswaard (31 marzo) e forse anche quello di Pietramurata (Trentino) il 7 aprile. “I perni sono stati tolti dalla caviglia e questo ci ha permesso di avere delle nuove radiografie – ha spiegato il direttore sportivo di KTM, Pit Beirer, a Speedweek.com – . Il recupero sta andando bene ma probabilmente Jeffrey avrà bisogno di altre 4 settimane di riposo. Quindi, per l’Inghilterra, sarà fuori”.

Occasione che può valere un Mondiale, il decimo, per Tony Cairoli che potrà continuare a sfruttare l’assenza del fenomeno olandese ma anche quella di una lunga lista di piloti, tra cui Romain Febvre, finito sotto i ferri martedì per ridurre una frattura alla caviglia dopo la pesante caduta in gara-2 in Patagonia. Per il francese si parla di sei settimane di recupero prima di tornare in sella alla sua Yamaha. Fuori per infortunio anche Maximilian Nagl e Evgeny Bobryshev.

Quanto a Herlings, che saltando i prossimi tre impegni difficilmente riuscirà a difendere il titolo, (“Se vincere un Mondiale è difficile, perdendo le prime due o tre gare è doppiamente difficile” dice Beirer) non sarebbe escluso un suo passaggio nel National americano che scatterà il prossimo 18 maggio. “Jeffrey avrebbe la possibilità di disputare una stagione completa nel 2019 ma dipenderà anche dal nostro team in America, dove già abbiamo piloti eccellenti. Abbiamo un team completo, e uno in Europa che non ha più un pilota. Per cui ci ci sono dei punti interrativi in proposito. Jeffrey non mi ha chiesto nulla finora e, al momento, non abbiamo pressioni temporali. Decideremo non appena sarà in forma e avrà guidato una moto per una settimana. Poi considereremo quale campionato ci potrà aiutare di più”.

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