490 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Nicky Hayden, il pilota americano tra i più cercati su Google nel 2017

Lo sfortunato campione del mondo 2006 è morto in un incidente stradale lo scorso maggio. Intanto la Procura della Repubblica avrebbe chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio stradale per l’automobilista che aveva travolto il pilota.
A cura di Matteo Vana
490 CONDIVISIONI
Immagine

Era il 22 maggio 2017 quando Nicky Hayden, in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale, perdeva la vita. Il pilota americano, mentre si stava allenando in bicicletta, era stato travolto da una vettura; le sue condizioni erano apparse subito gravi tanto da trasportarlo immediatamente prima all'ospedale Infermi di Rimini e poi trasferito nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Bufalini di Cesena.

Nell'impatto con la Peugeot 206 il pilota americano era stato sbalzato via dalla sua bicicletta, cadendo pesantemente sul veicolo. I medici della struttura di Cesena avevano cercato ogni via per salvarlo, ma il grave politrauma toracico e cranico che avevano causato gravi danni al sistema cerebrale hanno reso impossibile l'intervento. Dopo una lunga battaglia il centauro a stelle e strisce aveva esalato l'ultimo respiro lasciando un grande vuoto nel cuore della sua famiglia e di tute gli sportivi che lo avevano apprezzato sia come pilota che come uomo. Un affetto senza confini quello che il popolo delle due ruote ha dimostrato allo sfortunato campione, tanto che il pilota figura tra i personaggi più ricercati su Google nel 2017: tantissime le manifestazioni d'affetto a lui e alla sua famiglia, a partire dalla MotoGP che, in occasione del Gran Premio d'Italia gli ha dedicato 69 secondi – il suo numero – di silenzio fino alla gente comune che ha voluto rendergli omaggio nel giorno del suo funerale.

Chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio stradale

Un incidente, quello capitato ad Hayden, che secondo le perizie svolte, poteva essere evitato: stando alle ricostruzione effettuata da un pool di esperti che vede, per i famigliari di Hayden l'ingegner Francesco Del Cesca, per la Procura di Rimini il perito industriale Orlando Omicini, ex agente della polizia Stradale ed esperto nella ricostruzione dei sinistri e per la difesa l'ingegner Alfonso Micucci, docente all'Università di Bologna, il ragazzo alla guida stava procedendo a una velocità di poco superiore ai 70km/h, in un tratto della strada dove vige il limite dei 50km/h mentre Hayden sarebbe sbucato da una via secondaria a circa 20 km/h. Come riportato da Rimini Today per l'automobilista la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio stradale nonostante il giovane alla guida sarebbe responsabile solo al 30% dell'incidente. Secondo il perito del pubblico ministero, infatti, se l'auto avesse rispettato i limiti di 50 chilometri orari "sia reagendo e frenando, sia continuando a velocità costante, l'incidente sarebbe stato interamente evitato".

490 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views