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Niki Lauda: “Vettel non dovrebbe lamentarsi come un bambino”

Nel duello con Alonso, Vettel si lamenta spesso via radio dell’aggressiva difesa del rivale. “E’ solo un piccolo bambino spaventato” dice Lauda, “deve capire che questa è la F1”. Alonso rivela: volevo ritirarmi. E accusa Vettel: andava fuori pista per recuperare il gap e aprire il DRS.
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Il GP di Silverstone si è acceso in pista per il duello tra Alonso e Vettel. Tra il 35mo e il 48mo giro il tempo si è fermato, è sembrato tornare indietro alla F1 vintage, in cui contavano i piloti più delle macchine, e la complessità delle sovrastrutture, dell'elettronica, del risparmio carburante era ancora di là da venire. E' stato un confronto tanto muscolare in pista quanto per certi versi infantile nelle lamentele, negli scambi via radio con gli ingegneri ai box. "Non mi lascia spazio, mi sta buttando fuori pista" ha detto Vettel. "Continua a usare il DRS, non dovrebbe essere lì!" protesta Alonso. E la Ferrari comunica alla direzione radio che "Vettel va continuamente oltre i limiti della pista". Il confronto verbale prosegue anche dopo la bandiera a scacchi. "I limiti della pista sono uguali per tutti" sottolinea l'asturiano. "Lui ha provato due volte a mandarmi fuori pista. Poi, a un certo punto la direzione corsa mi ha ammonito via radio. Sapevo che ascoltavano la radio della Ferrari, le spie hanno fatto un buon lavoro. Forse alla Ferrari" chiude con malcelato sarcasmo, "servirebbero specchietti più grandi". Alonso, dunque, si lamenta di quella che percepisce come una violazione delle regole, Vettel protesta solo perché Alonso difende la sua posizione con tutte le sue forze. E a Niki Lauda, già in passato poco tenero con il quattro volte campione del mondo, questo atteggiamento proprio non piace. "Proprio non capisco le sue lamentele" ha dichiarato alla Bild. "Il fatto è che Vettel è un piccolo bambino spaventato. Dovrebbe smetterla. Sono due piloti top, è la Formula 1, questo è quello che i tifosi vogliono vedere".

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Vettel e il DRS – A fine gara, Alonso ha spiegato bene cosa intendesse quando parlava ai box di Vettel e del DRS. Lo spagnolo non aveva alcuna intenzione, ha chiarito, di dire che Vettel apriva l'ala mobile in zone non consentite, anche perché è controllata da una centralina controllata dalla Fia e dunque, salvo rarissimi guasti al software, il pilota non può attivare il DRS a comando. “Vettel oltrepassava la linea bianca in uscita di curva e andava con tutte e quattro le ruote oltre il margine della pista. In quel modo, ha potuto recuperare il gap di oltre un secondo e ha potuto così azionare il Drs. Se non fosse andato largo sarebbe stato più staccato e non avrebbe potuto spalancare l’ala e superarmi”. Per lo spagnolo, dunque, Vettel andava oltre il limite della pista per recuperare il terreno perso per il sottosterzo naturale nelle curve veloci quando si è in scia di un'altra vettura. Non avesse allargato la traiettoria, non avrebbe potuto aprire l’ala.

Alonso, nuovi retroscena – “E' stato un duello un po’ strano" ha ammesso Alonso, che ha svelato nuovi retroscena sulla situazione della sua F14T. "In quel momento l’auto aveva un problema aerodinamico sull’ala posteriore, e due giri prima che Vettel uscisse dai box io avevo chiesto via radio di ritirarmi perché la macchina non era in condizioni di andare avanti. Era instabile sul curvone veloce, poi non avevamo più carica della batteria e dovevamo anche risparmiare benzina. Quindi, avevamo contro la tempesta perfetta ed in quel momento della gara è arrivato anche Vettel, che prima o poi ci avrebbe sorpassato. Abbiamo tenuto 10 giri per lo show, ma non c’era molto da fare".

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