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Paolo Simoncelli: “Io sto con Vale, lui e Marquez fregati dall’istinto”

Il duello tra Vale e Marc sullo stesso circuito dove quattro anni fa perse la vita il Sic. Papà Simoncelli: “La battaglia è stata uno spettacolo supremo, l’epilogo è un’altra storia, alimento da uno stato d’animo”.
A cura di Valeria Aiello
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Nessuno potrà mai cancellare quanto accaduto sul circuito Sepang quattro anni fa, ma Paolo Simoncelli, il papà del campione di Coriano tragicamente scomparso nel 2011 proprio sul circuito malese, non lascia spazio ai ricordi e analizza la gara di domenica scorsa proprio come avrebbe fatto quando in pista c’era il Sic. Il contrasto tra Valentino Rossi e Marc Marquez ha scosso non solo il mondo delle due ruote ma sono le ripercussioni di questo episodio nell’animo dei giovani piloti ad essere al centro delle preoccupazioni del papà di Marco, in virtù della conseguente sanzione definita dalla Direzione Gara che ha tenuto conto della reazione di Rossi, penalizzato l’ultima casella in griglia nella finale di Valencia, lasciando correre la provocazione di Marquez, caduto senza conseguenze. Intervistato dall’insider Leo Turrini per Il Giorno, Paolo Simoncelli racconta le sue impressioni su duello e scintille tra i due. In Malesia il ‘Dottore' ha messo a rischio la vittoria pressoché matematica del decimo titolo mondiale, un alloro che rimarcherebbe il suo nome nel libro delle leggende dello sport. Non è finita, però. Non è finita anche se il campione pesarese a Valencia partirà dall’ultima fila. Non è finita nonostante la (presunta) congiura spagnola. Non è finita, non può finire così. Un campione come Valentino merita altro, merita di più.

Guardi – dice Paolo Simoncelli – a me i moralisti un tanto al chilo non sono mai piaciuti. Semmai, per fare un ragionamento utile, dovremmo chiederci che effetto abbia avuto su un ragazzino che comincia a gareggiare in moto l’episodio di domenica tra Rossi e Marquez”.

Per papà Simoncelli, il punto non è chi abbia ragione oppure torto nel contrasto, bensì come si sia potuto arrivare a un epilogo dettato da nervosismi e rancore.

Se lei vuol sapere a chi assegno la ragione e a chi il torto, lasci stare – prosegue Simoncelli – Ci sono già troppe speculazioni. Ecco, io penso che l’aspirante campione debba saper distinguere. La battaglia tra Vale e Marc è stata uno spettacolo supremo, per più di un giro, tra sorpassi e controsorpassi, l’epilogo brutto è un’altra cosa. È un’altra storia. Sa, l’istinto…”.

Marquez avrebbe quindi agito da provocatore per far cadere Valentino, ma Valentino ha reagito in quel modo sentendosi intoccabile, aggiunge Turrini.

Mi piace il ragionamento, molto… – conferma Simoncelli – Nessun pilota è uguale all’altro – aggiunge – Ogni individuo ha meccanismi mentali suoi. Inoltre, non si arriva a una situazione del genere se non ci sono precedenti che alimentano uno stato d’animo. Non è stata una bella cosa, sicuro. Dopo di che, ripeto, io ai miei allievi dico di cogliere il buono, di apprezzare il talento, che fino all’attimo fatale è stato espresso dai contendenti. Il resto è cinema, si fidi”.

Anche Paolo Simoncelli è dalla parte di Valentino Rossi che malgrado la difficile posizione in partenza ha ancora la possibilità di chiudere la partita giocandosi la carta vincete della rimonta.

Io, spero che Vale ce la faccia comunque. Può rimontare. Almeno al quinto posto risale tranquillamente. E dopo chissà…”.

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