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Pirateria della strada, l’84% dei casi avviene di giorno

Alcol e droga presenti in un caso su 5. Il maggior numero dei casi registrato in Lombardia. Roma ha collezionato, da sola, il 3,9% del totale. “Dati da accogliere per difetto” avverte l’Asaps.
A cura di Valeria Aiello
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Mentre gli incidenti sono in calo, gli episodi di pirateria stradale grave sono in crescita. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio il Centauro-Asaps, nel nostro Paese gli episodi di pirateria stradale nel 2014 sono stati 1.009, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente e hanno provocato 119 vittime (+4,4%) e 1.224 feriti (+4,8%). La geografia degli episodi vede al primo posto la Lombardia, con 141 episodi (15,9%), al secondo l’Emilia Romagna con 105 eventi (11%) e poi il Veneto con 94, il Lazio con 92, la Campania con 88, Toscana con 71, Sicilia con 70 e Puglia con 66 casi. Un solo caso in Basilicata e 2 in Valle D’Aosta. Roma ha collezionato, da sola, 39 eventi gravi, il 3,9% del totale.

Asaps: “Dati da accogliere per difetto”

Su tutti questi eventi pesa ancora l’ombra dell’alcol e delle droghe: in 114 casi (19,6%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato “attendibile”, rileva Giordano Biserni Presidente Asaps. Bisogna intanto considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato (583 su 1.009 (il 57,8%). Spesso quando le forze di polizia identificano l’autore sono trascorse ore o giorni dall’evento: 13 casi, tra quelli di positività all'alcol, hanno rivelato la presenza di sostanze stupefacenti, ma anche questo dato andrebbe analizzato tenendo conto che le difficoltà d'accertamento di droghe limitano gli accertamenti ai casi in cui il soggetto sia sottoposto ad analisi mediche.

Pedoni, la categoria più esposta

A pagare il prezzo più alto di questo atto di vigliaccheria stradale, ancora una volta le categoria più deboli, in modo particolare bambini e anziani: i minori coinvolti sono stati 132 (13,1%), gli anziani 152 (15,1%), tra i minori di età inferiore ai 14 anni vittima di un episodio di omissione di soccorso sono stati in tutto 81 (55 nel 2013), 5 dei quali sono rimasti uccisi (4,2%) e 76 feriti (6,2%). I pedoni restano la categoria più esposta, con 410 eventi: 46 i morti, pari al 38,6% dei decessi complessivi, e 414 i feriti (33,8%). 155 gli episodi che hanno coinvolto i ciclisti, con 24 morti (20,2%) e 145 feriti (11,8%).

L’identikit del pirata

Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 45 anni (solo 62 le piratesse, 7 in meno del 2013 pari al 10,6 %). A spingere alla fuga ha rilievo consistente il timore di perdere i punti della patente e lo stesso documento di guida. In netta crescita i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false, circostanza accertata in almeno 52 casi, pari al 9% degli episodi per i quali è stato possibile accertare questa condizione. I pirati stranieri sono stati141, il24,2% dei pirati identificati mentre le vittime non italiane sono state 111, l’11% del totale fra feriti e deceduti. L’84,3% degli atti di pirateria avviene di giorno.

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