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Polita su Facebook: “Il SicDay andava sospeso, sono schifata”

La 27enne motociclista marchigiana esprime rabbia e amarezza dopo la morte di Romboni: “Non c’è più rispetto di niente è nessuno. Noi piloti siamo solo burattini”.
A cura di Redazione Motori
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"Io mi chiedo… Con quale spirito, con quale umanità si può continuare una manifestazione dopo quanto accaduto. Oggi più che mai capisco, che noi siamo e saremo sempre burattini che cadono, che muoiono, che si feriscono… Ma non importa a nessuno. L'importante è che il burattinaio fa cassa". Alessia Polita commenta con rabbia e amarezza la decisione di continuare il ‘SicDay' sul circuito di Latina nonostante la morte di Doriano Romboni. La 27enne motociclista marchigiana – paralizzata dopo il grave incidente dello scorso 15 giugno – affida le sue parole al profilo Facebook e interagisce con gli utenti così: "Non c'è più rispetto di niente è nessuno. – E noi piloti siamo i primi coglioni. A schiaffi vi prenderei uno per uno".

E a chi le fa notare lo scopo benefico dell'iniziativa – raccogliere soldi per la fondazione – replica in maniera netta: "Sono già stati raccolti con le prevendite. Possono bastare. Non c'è nessuna scusa. Non c'è nessuna motivazione valida per far continuare questo evento. Questo è il mio pensiero. Si tratta di rispetto per una persona morta, ma a quanto pare nel motociclismo non esiste più nel vocabolario. Questa volta sono davvero schifata".

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