Problemi ai freni, Ford costretta a richiamare oltre 500 mila veicoli in Cina
Non è un periodo particolarmente positivo per Ford: il gigante dell'auto a stelle e strisce, infatti, dopo le accuse per l'utilizzo di un software per la manipolazione dei gas di scarico e i problemi con gli airbag riscontrati in Nord America, adesso deve fare i conti con un problema ai freni che obbligherà la casa dell'Ovale Blu a richiamare oltre 500 mila vetture in Cina.
Più di mezzo milione di veicoli sottoposti al richiamo
Un guaio, quello capitato alla Ford, che rischia di compromettere in maniera importante la posizione sul mercato automobilistico più grande del mondo e che potrebbe avere ripercussioni anche in altre nazioni. Il richiamo, che inizierà il prossimo 25 febbraio, è collegato ai problemi relativi ai materiali utilizzati per i tubi dei freni che potrebbero influire sulle distanze di frenata rendendo meno sicure le automobili interessate. A renderlo noto è stata l'amministrazione generale della Cina che si occupa della supervisione sulla qualità. Un problema, quello capitato alla Ford, che interessa quasi 400 mila Mondeo e poco meno di 200 mila unità del Suv Edge.
Sono oltre 500 mila le vetture che la Ford sarà costretta a sottoporre a verifica presso i propri centri per scongiurare il rischio di incidenti legati proprio al problema che si è verificato. La casa americana, come riportato dalla Reuters, ha confermato che il richiamo servirà a correggere un problema sull'impianto frenante dei modelli in questione e che sarà effettuato gratuitamente a tutti i clienti richiedendo un tempo massimo di due ore. La misura cautelativa segue le dimissioni del capo della Ford di Cina, Jason Luo, avvenute dopo solo cinque mesi al timone e in seguito ai tentativi della casa automobilistica di rovesciare un crollo delle vendite nel mercato, calate del 6% nello scorso anno.
