Problemi per Toyota, richiamate 6 milioni di auto
Non è un bel periodo per le case automobilistiche. Oltre alla crisi che attanaglia il mercato, si sente parlare sempre più spesso di problemi alle vetture e di macchine che vengono rispedite al mittente. Dopo la General Motors, anche la Toyota, la più grande casa automobilistica mondiale, è stata costretta a richiamare 6,39 milioni di automobili in tutto il mondo per diversi problemi tecnici. Il colosso giapponese ha voluto fare mettere le cose in chiaro e affermare che non ci sono stati incidenti, scavando un fossato tra quanto accaduto a loro e quello che è avvenuto poco tempo fa alla General Motors, che ha richiamato le vetture dopo 13 incidenti mortali. Alcuni dei difetti identificati dalla casa giapponese riguardano il sedile del conducente, la colonna dello sterzo e l’accensione del motore, che può creare un rischio di incendio: di quest'ultimo caso, due sono gli episodi accertati ma non sono stati riscontrati incidenti. Quanto successo alla Toyota non è passato indenne sui mercati e ha portato il segno meno nei listini a Tokyo: in chiusura il Nikkei ha perso il 2%.
Non è il primo richiamo da parte della Toyota che già nel 2012 aveva fatto rientrare 7,4 milioni di auto, mentre l’ultimo è datato febbraio 2014, quando furono interessate circa 1,9 milioni di Prius vendute fra il 2009 e il 2014 per un guasto riguardante la centralina elettrica. Tra il 2009 e il 2010 il richiamo di 12 milioni di veicoli era costato alla casa giapponese 2,4 miliardi di dollari mentre nel dicembre 2012 aveva dovuto pagare un risarcimento da 1,1 miliardi di dollari per i problemi all’acceleratore di alcuni modelli venduti negli Stati Uniti.