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Quel secondo posto di Rossi negli Usa del 2009: un déjà vu che fa ben sperare il Dottore

Il secondo posto conquistato ad Austin da Valentino Rossi è il suo miglior piazzamento nel GP delle Americhe. Ma per quanto riguarda le gare disputate negli Stati Uniti solamente in un’altra occasione riuscì a centrare la seconda posizione, cioè nel 2009 quando conquistò poi il suo ultimo titolo iridato.
A cura di Michele Mazzeo
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Nell’ultimo appuntamento di MotoGP, ad Austin, Valentino Rossi ha chiuso al secondo posto alle spalle del “Re delle Americhe” Marc Marquez. Questo piazzamento, unito dallo zero di Maverick Vinales, ha permesso al Dottore di ritrovare la testa della classifica iridata proprio davanti al compagno di scuderia distante adesso sei punti. Ma non solo. Infatti, la seconda piazza centrata al COTA rappresenta anche il miglior risultato del nove volte campione del mondo nelle cinque edizioni del Gran Premio delle Americhe.

L’altro argento di Vale negli Stati Uniti

Ma non si tratta di una prima assoluta per quel che riguarda i GP sul territorio statunitense. A Laguna Seca (dove fino al 2013 si disputava il Gran Premio degli Stati Uniti), difatti, Valentino, dopo aver centrato i suoi due unici successi a stelle e strisce nel 2008 (vinse anche ad Indianapolis), l’anno seguente si piazzò al secondo posto, così come successo lo scorso 23 aprile ad Austin. E proprio quel precedente sembra essere ben augurante per il fenomeno di Tavullia.

Anche allora sul podio tra due spagnoli

Anche in quell’occasione il 46 giallo finì sul podio con due spagnoli: Dani Pedrosa sulla Honda, in quel caso vincitore della gara, e il compagno di team alla Yamaha, Jorge Lorenzo, che invece vi salì sul gradino più basso. Questo il risultato di una gara condotta in testa dall’inizio alla fine dall’iberico dell’HRC che ha visto Rossi impegnato in un duello con un altro centauro di Spagna per la seconda piazza risoltosi poi a suo favore (un andamento che non si discosta molto da quanto visto ad Austin di recente).

In testa al Mondiale davanti al compagno di team

Inoltre, al termine di quella gara, il Dottore si troverà in testa al mondiale davanti all’altro pilota della casa di Iwata. L’altro alfiere Yamaha che dopo le prime due gare stagionali era al comando della graduatoria iridata, nonostante Valentino avesse conquistato due podi, per poi cedergli il passo nel terzo GP dell’anno nel quale non riuscì ad arrivare alla bandiera a scacchi a causa di una scivolata in curva che lo costrinse al ritiro. Una situazione che sembra dunque avere molte analogie con quella attuale sostituendo allo spagnolo Lorenzo il connazionale Vinales.

Nell’anno dell’ultimo titolo italiano del Motomondiale

E questo precedente, come detto, fa ben sperare i tifosi del ragazzo di Tavullia perché alla fine di quella stagione Valentino Rossi centrò il suo nono alloro nel Motomondiale, il settimo nella classe regina e, ad oggi, l’ultimo titolo portato a casa da un italiano (in qualunque classe). Un epilogo dunque che nel Bel Paese sarebbero felici di rivedere dopo otto anni senza trionfi in una competizione che ha da sempre visto i rappresentanti italici tra i grandi protagonisti.

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