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Raikkonen: “Voglio vincere almeno una gara nel 2015”

Il pilota delle Ferrari ha un desiderio per questo 2015: vincere almeno una gara. Iceman non è contento di come si è evoluta la F1 dal 2001 e afferma: “Prima era tutto molto più eccitante”.
A cura di Vito Lamorte
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Kimi Raikkonen nell'occhio del ciclone. Iceman è nel mirino dei tifosi della Ferrari e delle voci di mercato dopo il weekend del Canada: miglior qualifica dell’anno e buon passo nelle libere ma il pilota finlandese ha sprecato tutto con un testacoda al tornantino del Casinò. Tutti hanno incolpato Kimi di aver fatto un errore nello stesso punto in cui l'aveva fatto 12 mesi prima ma il campione del mondo si è difeso: "La telemetria indica che si è trattato di un problema tecnico, l’acceleratore ha reagito in maniera improvvisa". Raikkonen è sotto la lente della Ferrari che ancora non ha deciso se rinnovargli il contratto per il 2017 o puntare su altri piloti: dopo il nome di Valtteri Bottas, negli ultimi giorni si è fatto anche quello di Daniel Ricciardo. Nonostante la pressione nei suoi confronti, la determinazione di Raikkonen resta intatta e fissa un obiettivo per la stagione: "Spero di vincere almeno una gara in questo 2015".

"F1 nel 2001 molto più eccitante"

In un'intervista con Jean Alesi su Canal Plus, Kimi Raikkonen ha ammesso che molte cose sono cambiate da quando ha debuttato in Formula 1: "Nel 2001 era tutto molto più eccitante, ora le auto sono più lente, capisco la sicurezza ma il rischio fa parte del gioco e credo che anche la gente a casa vorrebbe vedere macchine più rapide. Io e la Ferrari? Ci sono molti grandi team ma la Ferrari è il massimo, la squadra del 2007 è stata la migliore che io abbia mai avuto".

"Spero che mio figlio faccia altro"

Infine il pilota della Ferrari parla dei ritmi impegnativi a cui è stato sottoposto da quando è diventato papà: "La prima notte in cui mio figlio si svegliava di continuo è stata difficile perché sono abituato a dormire tanto e poi non sapevo se preoccuparmi o meno. Ora per fortuna dorme tutta la notte. Mi auguro che non segua le mie orme perché non ho voglia di ritornare in questo paddock una volta ritiratomi. Il soprannome Iceman? Nessuno sul posto di lavoro si comporta come a casa, nel paddock succedono un sacco di cose assurde, io cerco semplicemente di dare il massimo".

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