Rapina in Red Bull, i ladri rubano i trofei di Vettel

Sfacciata quanto spettacolare, pianificata con due vetture nell’atrio d’ingresso della fabbrica: è la rapina avvenuta questa notte nella sede Red Bull di Milton Keynes in cui sei uomini hanno rubato circa 60 trofei conquistati negli ultimi cinque anni da Sebastian Vettel. Con le auto i malviventi hanno devastato uno degli ingressi principali della sede della scuderia e le videocamere di sorveglianza hanno ripreso quanto accaduto. Le autorità locali sono già al lavoro sulle immagini.

Marko: “Fortunatamente nessun ferito”

Helmut Marko, capo motorsport di Red Bull era scioccato questa mattina: “È stata una fortuna che nessuno dei nostri addetti è rimasto ferito. Un agente della sicurezza era dall’altra parte dell’edificio quando tutto ciò è successo. Abbiamo il sospetto che la banda scioglierà i nostri trofei ora, visto che il prezzo dell’argento è davvero molto elevato. Solo così potranno sfruttarlo, non avrebbero altro modo di venderlo e questo è fin troppo evidente”.

Il comunicato della Red Bull

“Siamo ovviamente dispiaciuti da quanto è successo. Quest'azione ha creato danni significativi alla struttura e anche al nostro orgoglio, perché quei trofei rappresentano i grandi sforzi del gruppo in dieci anni di lavoro. Siamo perplessi, perché non capiamo il motivo di rubare questi trofei. Il valore sportivo per noi è molto alto, ma quello economico è basso, perché gran parte di quei trofei erano repliche” ha spiegato Chris Horner in una nota diffusa alla stampa dal team. Dalle ricostruzioni gli uomini erano vestiti con abiti scuri e hanno agito a volto coperto. Le vetture coinvolte sono due: una 4×4 color argento, usata per sfondare l'ingresso, un’altra di colore scuro, nero o blu, una station wagon Mercedes che si ritiene abbia targa straniera.