Red Bull contro Ferrari: “Tiene in ostaggio la Formula 1”
La minaccia della Ferrari di abbandonare il circus creando un campionato alternativo si fa sempre più seria; il presidente Marchionne ha ribadito la volontà del Cavallino di non prendere parte a un campionato che prevede la standardizzazione delle componenti per tutte le scuderie, come vorrebbero invece i nuovi proprietari di Liberty Media, preoccupati soprattutto di assicurare spettacolo e colpi di scena alla Formula 1 che verrà.
Horner e le accuse al Cavallino
Un braccio di ferro, quello tra Liberty Media e la Rossa, che ha trovato l'appoggio di Mercedes e McLaren, pronte a schierarsi al fianco della scuderia italiana. Chi, invece, ha deciso di sposare la causa della proprietà americana è la Red Bull, che attraverso la voce del team principal Christian Horner, strizza l'occhio alle novità che potrebbero diventare ufficiali dal 2021.
Credo che Liberty Media abbia una buona conoscenza del business e sta a loro decidere cosa è meglio per il nostro sport; potrebbe essere un male per noi, per la Ferrari e per la Mercedes, ma sono loro che devono decidere cosa deve diventare la Formula 1 – ha dichiarato in una intervista rilasciata a El Confidencial -. Fom e Fia stanno lavorando sulle regole, è inevitabile che si creino due schieramenti quindi spetta ai team decidere se vogliono farne parte o meno. Il campionato è gestito da loro ed è loro compito sapere cosa vogliono. Tutti vogliono che la Ferrari continui ed è fantastico combattere contro una squadra iconica come quella del Cavallino, ma è sbagliato tenere in ostaggio l'intera Formula 1.
Il responsabile della Red Bull non ha nessuna intenzione di schierarsi lasciando in mano a Liberty Media il futuro della Formula 1. Una mossa, quella della scuderia di Milton Keynes, che potrebbe rivelarsi rischiosa: la casa del Toro, infatti, è l'unico tra i top team a non aver apertamente manifestato il proprio dissenso verso le nuove regole che dal 2021 potrebbero cambiare radicalmente il volto della Formula 1. La rivalità con la Ferrari è aperta non solo in pista, ma anche al tavolo delle trattative: il Cavallino, quando ci sarà da tirare le somme, non potrà contare sul voto favorevole della Red Bull.