Red Bull, Marko sull’addio di Vettel: “Venerdì a Suzuka avevo notato che qualcosa non andava”
Anche se la notizia era nell'aria, sabato è arrivata l'ufficialità: Sebastian Vettel non correrà più per la Red Bull e, con molta probablità, approderà in Ferrari. Oggi sono stati resi noti alcuni numeri sulla durata del contratto che il tedesco avrebbe firmato con la casa di Maranello: 25 milioni all'anno per tre stagioni. Sulla questione si è espresso Helmut Marko Servus TV: "C'erano stati alcuni segnali prima. Seb è dispiaciuto che il tutto sia avvenuto senza alcun preavviso, ma questo non mi ha sorpreso. Venerdì a Suzuka lo avevo avvicinato perché avevo notato che qualcosa non andava. Poi abbiamo cenato e ci ha detto che ci avrebbe lasciato". Il posto di Sebastian Vettel, dopo un solo anno con il team di Faenza, lo prenderà Daniil Kvyat che verrà promosso titolare accanto a Daniel Ricciardo, secondo la filosofia di dare spazio ai giovani propria del colosso austriaco. Nella scuderia austriaca non c'è spazio per un big come Fernando Alonso: "Alonso sarebbe stata la carta più sicura da giocare, ma questo non era adatto alla Red Bull. Avrebbe reso assurdo il nostro programma giovani".
Intanto domenica Sebastian Vettel è salito sul podio del Gran Premio del Giappone anche se si trovava al quarto posto nel momento in cui la gara è stata interrotta. In base al regolamento, durante l'interruzione della gara conta la classifica del penultimo giro completato e in quel momento, al 44° passaggio, Vettel era terzo davanti a Ricciardo e così è riuscito a scalzare il compagno di squadra. Molti hanno malignato del fatto che il pilota tedesco fosse stato richiamato per favorire Ricciardo a discapito del tedesco che poco prima aveva annunciato il suo addio al team di Mateschitz ma Helmut Marko ha spento le polemiche sul nascere: "Non è vero! Abbiamo chiesto a Sebastian se voleva rientrare per montare nuove gomme per lo sprint finale e ha voluto prendere il rischio. Avevamo calcolato che avrebbe anche potuto andare a prendere Rosberg con le nuove gomme, ma questo non ha nulla a che fare con una discriminazione. Da noi non ci sono team order. Continuiamo a essere corretti e sportivi, questa è la nostra filosofia".