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Red Bull, no a Verstappen per un test in MotoGP: “Troppo pericoloso”

L’olandese, grande appassionato di due ruote, ha rivelato: “Ho chiesto al team di provare una MotoGP. Mi piacerebbe provarne una al Red Bull Ring o da qualche parte; purtroppo, però, mi hanno negato questa possibilità in maniera categorica perché ritengono sia troppo pericoloso”.
A cura di Matteo Vana
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Due o quattro ruote, è questo l'interrogativo che tutti i grandi campioni della velocità, almeno una volta nella vita, si pongono. Ma se è abbastanza consueto vedere i campioni della moto – come Valentino Rossi con la Ferrari, Jorge Lorenzo con la Mercedes o Marc Marquez con la Toro Rosso – indossare casco e guanti per impugnare un volante, più complicato, invece, sembra essere il percorso inverso.

Max Verstappen - LaPresse
Max Verstappen – LaPresse

La Red Bull nega a Verstappen il test in MotoGP

Sono pochissimi, infatti, i piloti di Formula 1 che, nel corso della loro carriera, hanno tolto due ruote per mettersi in sella: tra di essi Michael Schumacher, che corse nella Superbike tedesca andando anche a punti, mentre per molti altri, come Lewis Hamilton, quello di provare una moto in pista è rimasto solo un sogno. Un destino che accomuna il britannico e Max Verstappen, astro nascente della Formula 1 e attuale pilota Red Bull; il giovane pilota della scuderia del Toro, infatti, aveva espresso il desiderio di prendere parte a un test con una MotoGP favorito proprio dal rapporto del proprietario del suo team con alcuni team del massimo campionato delle due ruote come KTM e Honda. A dire di no, però, come rivelato dallo stesso Verstappen, è stata proprio la scuderia di Milton Keynes.

Ho chiesto al team di provare una MotoGP. La Red Bull ricopre un ruolo di sponsor principale anche nel Motomondiale e mi piacerebbe provarne una al Red Bull Ring o da qualche parte – sono state le sue parole rivelate dal De Telegraaf -. Purtroppo mi hanno negato questa possibilità in maniera categorica perché loro ritengono sia troppo pericoloso.

L'olandese, quindi, non farà il percorso inverso che portò Marquez, Pedrosa e Cairoli a girare al Red Bull Ring con la Toro Rosso; troppo alto il rischio di cadute che, visto il temperamento dell'olandese, sempre pronto a dare il massimo e a cercare di superare l'ostacolo, la Red Bull non vuole correre preferendo tutelare il proprio pilota e farlo concentrare solo sul mondiale di Formula 1. Verstappen, che ha rivelato di possedere una Harley-Davidson e di essere un grande appassionato di due ruote, ci sarà ancora da aspettare: chissà che, però, in caso di vittoria mondiale, la Red Bull non decida di esaudire il desiderio del giovane pilota.

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