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Rossi vuole Aragon nonostante il dolore. Papà Graziano: “Sono ottimista”

Il pesarese anche oggi in pista a Misano dove è tornato a girare per verificare le condizioni della gamba infortunata.
A cura di Valeria Aiello
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Dopo i pochi giri completati lunedì, prima che la pioggia lo costringesse a rientrare ai box, Valentino Rossi è tornato a girare oggi a Misano per comprendere se le condizioni fisiche gli consentiranno di tentare il rientro ad Aragon per il Gp di questo fine settimana. Nelle due ore di test il pesarese ha completato 20 giri e, fa sapere il team Yamaha, con sensazioni migliori e un'impressione più positiva rispetto a ieri. Nelle settimane trascorse dall’incidente del 31 agosto con la moto da enduro, il Dottore ha lavorato al recupero e il test di oggi pomeriggio fa ben sperare sulla decisione di volare in Spagna per provare a scendere in pista nelle libere di venerdì.

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Papà Graziano: "Sono ottimista"

Rossi è arrivato in circuito verso le 16 di oggi pomeriggio, accompagnato da Alessio ‘Uccio’ Salucci e dal padre Graziano, entrando da un ingresso secondario. Proprio il papà che ieri aveva espresso i propri dubbi sulla possibilità di un rientro lampo, si è detto ottimista sulle condizioni di Valentino. “Sta meglio, quasi bene. Deve decidere se poter correre domenica. Se devo essere sincero, però, io sono ottimista. Pensavo che la prova fosse oggi (19 settembre, ndr), è stata una decisione improvvisa presa per via del tempo. Ha fatto solo pochi giri e gli ha fatto molto male la gamba. Solo col test di ieri Valentino non sarebbe in grado di decidere. Valentino dovrebbe correre domenica? Come papà direi di no. Come Graziano, cioè come amico, gli direi di sì. Comunque vediamo come andrà ora” sono state le parole di babbo Graziano ai microfoni di Radio Rai.

Mercoledì la decisione

Entro la serata di domani si saprà se Valentino deciderà se volare in Spagna o lasciare che il pilota della Yamaha Sbk Michael Van der Mark lo sostituisca nella tappa di Aragon. In caso di partenza per Aragon, giovedì Rossi dovrà sottoporsi ai controlli medici di rito per ricevere l’idoneità a tornare in pista almeno per il primo turno di libere. In base alle risposta della gamba alle sollecitazioni, il campione di Tavullia deciderà se continuare o lasciare spazio al giovane olandese. I riscontri avuti oggi saranno dunque determinanti per comprendere se tentare il rientro dopo solo 22 giorni dall’operazione di riduzione della frattura o se attendere le altre tre settimane che separano il Gp di Aragon da quello del Giappone sul circuito di Motegi, in calendario a metà ottobre.

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